SFORZI (SEL): «CI SIAMO MOSSI SOLO PER IL BENE COMUNE»

Massimiliano Sforzi
Massimiliano Sforzi

PISTOIA. Ecco cosa scrive Massimiliano Sforzi, Consigliere Sel:

Sconcerto e indignazione. Sconcerto perché le cronache delle ultime settimane ci hanno ricordato che sia la Provincia che il Comune di Pistoia – prima con l’inchiesta “untouchables” e adesso con le risultanze dell’indagine interna sugli appalti comunali – nonostante gli sforzi comunicativi delle rispettive amministrazioni, risultano assomigliare sempre più ad un “vaso di pandora” piuttosto che a quella “casa di vetro” che con ostinazione qualcuno continua ancora a voler rappresentare. Indignazione perché l’indagine interna ha portato alla luce una serie di irregolarità degli appalti comunali gestiti dall’ufficio mobilità, verde e ambiente (dal gennaio 2010 all’agosto 2013) per ben 1.200.000 euro.

Una montagna di denaro pubblico sottratto ad ogni controllo, che di fatto conferma come le criticità evidenziate a più riprese dall’allora assessore Lombardi e dal sottoscritto, non fossero mosse tanto da un irrefrenabile istinto giacobino bensì poggiassero su fondamenti assai solidi e concreti.

Quanto sta delineandosi ribadisce e conforta la legittimità della decisione di uscire dalla maggioranza. Una scelta di trasparenza seppur per qualcuno incomprensibile, anche all’interno del mio stesso partito, dove alcune “anime candide” dettero dimostrazione di voler prediligere la salvaguardia politica della maggioranza del Sindaco Bertinelli alla tutela del nostro assessore “in quota”.

Rileggendo con estrema attenzione la comunicazione del sindaco al consiglio comunale del 3 giugno 2013, con cui motivava l’estromissione dell’assessore Lombardi dalla giunta a causa dell’«essere venuto meno quel sentimento di affidamento reciproco, condizione fondamentale per saper operare per il bene della comunità», non ho potuto far altro che rilevarvi molte generiche “richieste di relazione”, ma nessun diretto riferimento all’attivazione da parte del primo cittadino di una indagine interna per verificare il comportamento del dirigente e le conseguenze in termini di spesa pubblica derivanti dalle modalità di gestione e affidamento degli appalti.

La lettera dell’ex Assessore Lombardi
La lettera dell’ex Assessore Lombardi

Dando per assodato che in politica le questioni personali non esistono, ma esistono piuttosto le strategie e le questioni di merito, non posso che porre alcune domande al sindaco di Pistoia: perché il 23 maggio 2013 decise di “licenziare” l’assessore Lombardi proprio poche ore dopo che questa aveva protocollato (prot. n. 34202) una ufficiale richiesta di indagine interna?

Forse un “licenziamento per giusta causa” – una sorta di job acts ante litteram – per essersi attivata nell’interesse della città e della tutela del bene pubblico in una maniera ritenuta eccessiva?

Perchè nei diciotto mesi trascorsi, neppure per un sommesso sussulto di senso di trasparenza politica, il sindaco non si è mai sentito in dovere di comunicare al consiglio comunale e alla città quanto stava accadendo dentro al “palazzo” in merito a questa vicenda?

Sono queste domande, di mera natura politica, che rivolgo pubblicamente al sindaco e alla sua maggioranza. Domande formulate non nell’interesse del consigliere Sforzi, né tantomeno dell’ex assessore Lombardi, ma nell’interesse di novantamila cittadini pistoiesi.

Massimiliano Sforzi
Consigliere Sel

Vedi anche:

 

DALLA MAIL AL PATIBOLO

 

 

Ginevra Lombardi
Ginevra Lombardi

POCHISSIME PAROLE per i fedelissimi dello zoccolo duro stalinista pistoiese, quegli immortali che difendono comunque Dario il Grande.

Ecco “la storia di una capinera”, direbbe uno scrittore verista. Come scrivevamo stamattina (27 novembre) l’Assessore Lombardi inoltrò una mail al Segretario Pancari. Lo fece il 21 maggio. Temette il silenzio? Chissà. Pensò però di formalizzare quel suo passo fatale.

Come potete leggere direttamente nella lettera protocollata, due giorni dopo la vicenda prese corpo in un atto ben preciso e immediatamente Ginevra Lombardi fu destinata alla Torre di Londra per passare al patibolo.

Il Consigliere Sforzi si chiede, fin troppo timidamente, se l’indagine interna sia stata fatta o meno: se cioè Bertinelli abbia dato séguito alla denuncia formalizzata dalla Lombardi. Ma non sembra, obiettivamente, che ciò sia avvenuto. Ci sbagliamo?

Certo se il Sindaco la smettesse di scappare e di nascondersi comunque e sempre dietro ai fili d’erba, potremmo, forse, anche iniziare a credere che lo spirito stalinista non ci sia più e che il partito sia finalmente cambiato.

Ma a voi lettori, onestamente, cosa sembra? È così o no?

e.b.

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