CARABINIERI. PRODUCEVA OGGETTI E CAPI D’ABBIGLIAMENTO CON MARCHI CONTRAFFATTI

Abbigliamento contraffatto [repertorio]. Nel riquadro il Capitano Enrico Vellucci
Abbigliamento contraffatto [repertorio]. Nel riquadro il Capitano Enrico Vellucci
MONTECATINI TERME. I militari del Norm della Compagnia di Montecatini Terme hanno proceduto nel corso della notte ad una operazione svoltasi nella città termale, nell’ambito del contrasto alla contraffazione dei marchi.

Da qualche giorno l’attenzione dei militari si era concentrata nella zona di via Filzi, per verificare la veridicità di alcune notizie confidenzialmente acquisite da residenti che segnalavano la presenza di un via vai di persone sospette, tanto da ipotizzare che la situazione potesse essere riferita ad attività illecite.

Da subito veniva però escluso che i movimenti segnalati potessero riferirsi allo spaccio di stupefacenti o l’esercizio del meretricio in abitazione e dopo varie verifiche e riservati servizi di osservazione, nella notte è scattato il controllo di un garage utilizzato come laboratorio, ovviamente clandestino, attrezzato per la produzione e replica di loghi e “brands” di marche di abbigliamento note e meno note.

All’interno del locale, nel quale è stato sorpreso intento all’opera un 22enne con a suo carico alcuni precedenti di polizia specifici, erano presenti oltre alle materie prime, macchinari ed attrezzature varie utilizzate nel settore: macchina per cucire, stampante, telaio per ricamo industriale, trancia e due computer dotati di software dedicato, verosimilmente anch’esso contraffatto, per la creazione di etichette e loghi in cuoio (per i jeans), tessuto e cartone (per abiti), destinati ad essere applicati da terzi, su capi di abbigliamento contraffatti.

Le etichette in cartoncino rinvenute (circa 50.000) sono riferite ad una cospicua serie di marchi con nomi noti e meno noti del mondo della moda fra cui Hogan, Gucci, Dolce & Gabbana, Moncler e tanti altri.

Sono stati anche sequestrati circa 15.000 bottoni in lega metallica “griffati”, anch’essi realizzati nel laboratorio e 25 abiti di varia foggia già completi di targhette probabilmente fornitigli come modello dai terzisti che, nell’illecita filiera si occupano della commercializzazione sul mercato del prodotto finito.

Il giovane, che non risulta svolgere alcuna occupazione “ufficiale”, è stato denunciato per contraffazione di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali, ricettazione e tentata vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

[l/a – carabinieri]

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