PRIMARIE TOSCANA, INUTILE ACCAPIGLIARSI SULLE REGOLE

toscana possibileFIRENZE. Le primarie per la selezione del candidato alla Presidenza della Regione Toscana sono una buona cosa semplicemente perché rappresentano l’unica vera occasione possibile per un ampio confronto sul futuro della nostra Regione che coinvolga militanti del Pd e cittadini toscani. Ed è lo statuto del Pd a dirlo. Tutto qui.

Questo quanto dichiarano i coordinatori di Toscana Possibile in merito alle ultime dichiarazioni del segretario regionale Pd Dario Parrini che sembra chiudere ad una vera discussione, piuttosto che aprire.

Per questo – continuano i coordinatori – aggrovigliarsi nelle liti sulle regole non serve davvero a nulla. Le regole sono chiare e fissate dallo Statuto per quanto riguarda il numero di firme da raccogliere, e poi sono invece discrezionali per quanto riguarda i giorni di raccolta. Se il segretario regionale Pd Parrini avrà davvero la volontà di dare la possibilità di svolgerle fisserà un periodo congruo; se invece intende solo fare finta di volerle confermerà l’annuncio di concedere solo 10 gg, rendendo impossibile la raccolta e dunque di fatto negandole. E siccome ha i numeri in Assemblea per compiere entrambe le scelte, il dibattito finisce qui.

Una eventuale scelta di negarle – ribadiscono – avrà la conseguenza di rendere vuote le parole di Enrico Rossi di qualche giorno fa quando affermò di “essere pronto a fare le primarie” e al contrario rumoroso ed eloquente il silenzio del Presidente in questi ultimi giorni. E anche stupefacente il timore, per un politico con alle spalle 15 anni di esperienza in Regione, di confrontarsi apertamente sui temi programmatici.

Perché noi chiediamo solo questo: un dibattito ampio e partecipato sul programma per la prossima legislatura regionale. Vogliamo parlare di sanità, di gestione del territorio, di servizi pubblici, del ruolo dei Sindaci e dei Comuni, di come valorizzare i talenti e le eccellenze della nostra Regione. Vogliamo parlare di ciò che ha funzionato e ciò che invece è andato male. Niente di più normale. E oggi l’unico modo possibile per farlo sono le primarie. Da mesi chiediamo la convocazione di un’Assemblea per discutere dei temi ma, nonostante la disponibilità del Presidente Regionale Pd F. Bianchi, non è stata mai concessa. E adesso non crediamo che il 13 dicembre in mezza giornata, il Pd pretenda di poter considerare esaurita la pratica del confronto programmatico.

Se così sarà – concludono – non verrà fatto un torto a una parte del Pd, ma ai cittadini della regione Toscana, e noi non saremo tra quelli che fanno un torto ai propri cittadini. E i campanelli di allarme sono arrivati proprio dalle ultime elezioni regionali, come l’astensionismo in Emilia Romagna. Speriamo che il Pd Toscana non rimanga sordo.

I coordinatori di Toscana Possibile

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