SERRAVALLE. BARDELLI (FDI-AN) SULL’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO TESORERIA

Elena Bardelli
Elena Bardelli

CASALGUIDI. Elena Bardelli scrive:

In seguito al fatto che la gara per l’affidamento del servizio di tesoreria del Comune è andata deserta, nel Consiglio Comunale del 16 dicembre u. s. è stata presentata all’OdG la proposta di modifica dell’art. 73 dello Statuto dell’Ente, fissando come condizione di partecipazione alla gara da parte degli istituti di credito non più la garanzia di due sportelli di corrispondenza (uno nella zona di Casalguidi-Cantagrillo, l’altro nella zona di Serravalle), ma almeno di uno su tutto il territorio comunale.

In sede di approvazione dello schema di convenzione la sottoscritta aveva fatto notare che il parametro richiesto risultava eccessivamente elevato, poiché escludeva già in partenza dalla gara la quasi di totalità degli istituti di credito presenti nel nostro Comune, sprovvisti di due sportelli attivi, rendendo la gara stessa una farsa, cioè un atto dovuto, ma fittizio.

Tanto valeva allora procedere ad un affidamento diretto, anche se la normativa non lo permette. In quella stessa occasione l’Assessore Fedi ribatté alle osservazioni avanzate affermando che gli standard non erano elevati: erano stati fissati così per garantire “l’Ente, ma in particolar modo… i cittadini”, perché all’Amministrazione “interessa questo”; la sottoscritta doveva stare “tranquilla” in quanto le banche interessate a svolgere questo servizio per il nostro Comune “nel giro di poco tempo” si sarebbero “attrezzate” aprendo uno sportello per poter partecipare al bando (cit. dal verbale della seduta dell’8/09/2014).

Ciò non è avvenuto, in quanto, come la sottoscritta aveva sottolineato, non è scontato che per le banche sia economicamente conveniente aprire un nuovo sportello di corrispondenza. I fatti ci hanno dato ragione: con questi parametri l’Amministrazione non tutelava né l’Ente né i cittadini, poiché il Comune ha rischiato di rimanere privo del servizio di Tesoreria. Ancora una volta si strumentalizza il “bene dei cittadini” per poter perseguire logiche proprie o giustificare l’incapacità di valutare il mutato contesto sociale ed economico, di fronte al quale lo Statuto e i regolamenti comunali possono risultare in alcune parti inadeguati.

Forse vale la pena ascoltarle, qualche volta, le minoranze. Non ci esprimiamo per il gusto di dar contro alla maggioranza e ostacolarne il lavoro, bensì per richiamare l’Amministrazione al suo compito fondamentale, che è quello di mettersi a servizio di tutta la comunità civile.

Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An

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