NUOVA VITA PER SAN SALVATORE

Facciata di San Salvatore a Pistoia
Facciata di San Salvatore a Pistoia

PISTOIA. La chiesa di San Salvatore è un gioiello del romanico pistoiese incastonato in via Tomba di Catilina e ammirabile, in una raffinata composizione di volumi e forme, anche dal lato di piazza del Duomo su cui si affaccia la Prefettura.

Secondo una tradizione della storiografia locale, totalmente arbitraria e non comprovata, si tratterebbe del primo edificio religioso di Pistoia per via dell’intitolazione, tipicamente paleocristiana, a San Salvatore. Anche la vulgata secondo cui sarebbe stato sepolto nella zona, dopo la disfatta della sua armata, lo strenuo difensore della libertà repubblicana Lucio Sergio Catilina risulta completamente infondata.

San Salvatore, interno
San Salvatore, interno

Lungo via Tomba di Catilina, la ripa che da via Pacini sale in piazza del Duomo, si trova un pittoresco tabernacolo con la Concezione e l’edificio di San Salvatore conserva ancora il caratteristico campanile a vela tipico dell’architettura religiosa di un determinato periodo storico. Il piccolo sagrato, come già abbiamo segnalato (vedi), viene attualmente usato come parcheggio, al massimo per quattro automobili, palesando così l’imbarbarimento culturale della società moderna e omologante che non riconosce nei manufatti del passato una risorsa per nobilitare e ripensare, innovandolo, un presente sempre più economicamente, socialmente ed ambientalmente insostenibile.

Nel 1784 il Vescovo giansenista e riformatore Scipione de’ Ricci dispose la soppressione di numerose parrocchie, conventi, monasteri ed enti religiosi, tra cui anche San Salvatore, la cui chiusura effettiva avvenne con la morte dell’ultimo parroco Gaetano Giusti nel 1807.

San Salvatore, particolare dell’interno
San Salvatore, particolare dell’interno

Circa una decina d’anni fa, dopo alterne vicissitudini, la chiesetta è passata dal Capitolo della Cattedrale di San Zeno all’Istituto per il sostentamento del clero (vedi), organismo collegato con la C.E.I., Conferenza Episcopale Italiana. Recentemente invece è ritornata tra le proprietà del Capitolo, che amministra un ricco quanto sconosciuto patrimonio artistico e archivistico. Basti pensare all’arazzo millefiori, alla chiesa di san Leone e alla biblioteca Fabroniana.

La notizia, cui ha accennato anche il sindaco Bertinelli durante il discorso di fine anno in sala Maggiore, è che finalmente sono quasi in partenza i lavori per recuperare San Salvatore. La Fondazione Cassa di Risparmio assumerebbe, ricevendolo dal Capitolo della Cattedrale, in comodato d’uso gratuito per 15 anni il fabbricato, provvedendo al restauro. Dalla collaborazione tra comune e Fondazione il luogo verrà destinato a spazio multimediale e punto informativo per l’accoglienza di servizi turistici.

San Salvatore, interno
San Salvatore, interno

Non sono ancora definiti i dettagli esecutivi della progettazione, ma si ha ragione di ritenere che tutti gli interlocutori chiamati a interagire per la realizzazione del restauro (Soprintendenza, Fondazione, comune di Pistoia, Capitolo della Cattedrale) metteranno in campo quell’ impegno e quella responsabilità mancate negli ultimi decenni a favore del patrimonio monumentale lasciato in abbandono. Almeno questa è l’impressione trasmessa dall’atteggiamento e da alcune dichiarazioni di Don Luca Carlesi, arciprete della Cattedrale, e del sindaco Samuele Bertinelli, senza dubbio i due nuovi protagonisti dello scenario e della vita pubblica pistoiese.

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