«AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA»

Don Carmignani. Aggiungi un posto a tavola, 1
Don Carmignani. Aggiungi un posto a tavola, 1

MARLIANA. “Aggiungi un posto a tavola” è il nome dell’iniziativa promossa dalla parrocchia di Marliana nella festa della Sacra Famiglia. Questa proposta ha coinvolto tante famiglie che hanno invitato per il pranzo di domenica 28 dicembre i 40 profughi accolti da alcuni mesi in paese.

All’appello del parroco, don Alessandro Carmignani, hanno risposto con entusiasmo molte famiglie che hanno scelto di condividere del cibo ma soprattutto un’accoglienza semplice perché i ragazzi fuggiti dalle loro terre e lontani dalle loro famiglie potessero vivere una giornata nelle case di Marliana.

I “marlianesi” accolgono i “marlianeri”. Il racconto delle storie di questi giovani e la conoscenza delle nostre tradizioni anche in cucina hanno segnato il dialogo durante l’incontro fatto di gioia vissuta spesso davanti al fuoco, viste le rigide temperature di questi giorni.

I paesani che hanno nel tempo contribuito donando qualcosa, gli adulti scarpe e abiti, i giovani un po’ del loro tempo portando avanti i corsi di italiani, oggi si sono trovati insieme per donare qualcosa di forse ancora più importante: il calore delle relazioni familiari, una parola di comprensione, di conforto e di speranza.

Don Carmignani. Aggiungi un posto a tavola, 2
Don Carmignani. Aggiungi un posto a tavola, 2

Una speranza per il futuro di questi profughi molti dei quali ancora parcheggiati a Marliana dalle istituzioni, in attesa che la loro richiesta di protezione internazionale o asilo politico possa essere vagliata dagli enti preposti che invece rispondono con grande ed estenuante lentezza.

La parrocchia ha scelto di fare la sua parte, come ormai da tanti mesi, e l’iniziativa dell’accoglienza nelle famiglie va proprio in questa direzione. La scorsa settimana è stata inoltre inaugurata nella sala consiliare del comune la mostra fotografica dal titolo “Sguardi di passaggio” che vede le fotografie scattate al paese da otto profughi che hanno partecipato ad un corso organizzato sempre dalla parrocchia in collaborazione con Legambiente.

Questa mobilitazione ha fatto comprendere ai marlianesi come i sentimenti e il calore umano rispondano alle attese di chi cerca un futuro migliore ed in pace lontano dal proprio paese molto più di quanto non riescano a fare trattati e accordi internazionali.

[comunicato parrocchia marliana]

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7 thoughts on “«AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA»

  1. Se l’iniziativa è lodevole, l’autoscatto e il desiderio di “apparire” è veramente riprovevole.
    Questo Signore che sembrerebbe un sacerdote ha mai letto S.Paolo? La carità e le buone opere si fanno ma non ci se ne vanta. Quanto lavoro per il nuovo Vescovo!
    Dott. Bianchini , l’uso improprio della Carità a scopo di propaganda mi disturba.
    Grazie per il Suo impegno e,se mi permette, anche a mio nipote che si presta a scrivere , a mia richiesta.

  2. Cara sig.ra Valentina. Usare la parola “riprovevole” per una foto mi sembra un po’ eccessivo. La foto è motivata dal fatto che dicesi “selfie” o volgarmente “autoscatto”, dove necessariamente chi scatta la foto deve essere in primo piano per poterne far parte. Ciò che disturba, come dice lei, è piuttosto un uso improprio della carità dove per farla si chiede sempre come contropartita almeno un piccolo rimborso spese: certo non mi riferisco a lei, che non conosco anche se certamente lei sì che mi conosce. Nella foto non sono vestito da prete, non porto segni distintivi, e potevo semplicemente essere una persona fra le altre che stava accogliendo persone dimenticate anche da tanti cristiani buoni conoscitori della Bibbia. Una ultima cosa: è certo che il vescovo avrà molto da fare, a causa dei tanti problemi, egoismi, giudizi temerari, incapacità di ascolto e sollievo dei ultimi di cui anche la comunità cristiana pistoiese talvolta è colpevole, me compreso. Certo non sarà un “selfie” a dargli tanto lavoro o giustificare le sue preoccupazioni. Con rispetto
    Don Alessandro Carmignani

  3. Vorrei gentilmente sapere se tale iniziativa è stata o viene presa anche nei confronti delle famiglie indigenti di Marliana.
    Grazie

  4. Cara Margheritafiorina, venga a vedere di quanta carità i parrocchiani e paesani marlianesi sono capaci per tutti coloro che hanno bisogno. E magari, non so di dove sia, potrebbe anche lei contribuire a dare una mano visto che c’è ne è davvero bisogno. La faremo iniziare proprio dalle famiglie indigenti di Marliana, che purtroppo non mancano e alle quali anche la parrocchia cerca di dare il suo contributo. La aspetto
    Don Alessandro Carmignani

  5. Mi dedico già al volontariato nella mia parrocchia e anche altrove.
    Se vuol venire lei a darci una mano, senza complimenti.
    Noi però non ci occupiamo di immigrati. Abbiamo cittadini italiani che non sanno come fare per pagare l’affitto e le bollette di luce e gas o per comprare i generi alimentari per i figli, perché lo Stato non riconosce loro la facoltà di avere il contributo giornaliero erogato per gli immigrati.
    Un cordiale saluto

  6. Dopo tanto tempo chi si risente.
    Mi fa enorme piacere che lei sia già impegnata nel volontariato verso i bisognosi nella sua parrocchia e anche altrove. Allora mi permetta una curiosità: quale è quella benemerita parrocchia che per scelta, mi sembra di capire dalle sue parole, aiuta i bisognosi basta che non siano immigrati? Così anche mons vescovo, di fresca nomina e non ancora pienamente a conoscenza delle attività caritatevoli presenti nelle sue parrocchie, potrà essere reso edotto della pregiata realtà nella quale anche lei, con il suo parroco, opera a favore dei bisognosi basta siano italiani. mi sembra di ricordare le parole di qualcuno che diceva:
    “Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa’ questo, e vivrai». Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s’imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, presi due denari, li diede all’oste e gli disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”. Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?» Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va’, e fa’ anche tu la stessa cosa».
    O qualcun altro che diceva:
    “Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù”.
    Certo ma a quel tempo non c’erano ancora gli italiani.
    Buon lavoro
    Don Alessandro Carmignani

  7. Di cosa ci meravigliamo???? Siamo un paese dove le persone decidono di andarsene in Siria per portare aiuto ai disagiati ( che però i soldi per le armi ce li hanno…..)e noi ce le ripigliamo pagando anche fior di milioni…. Di questo passo dei nostri poveri, dei nostri bisognosi, si prenderanno cura queste persone che sono si disagiate , ma meno delle nostre . Quelle stesse persone che grazie al nostro stato hanno alloggi, cellulari,ricariche e una diaria giornaliera che i nostri poveri si sognano….. O no???

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