L’ASL 3 E LA MALASANITÀ DEGLI INCENSI E DEI TAGLI – 2

Risposta della dottoressa Melani al Sindaco Cormio di San Marcello
Risposta della dottoressa Melani al Sindaco Cormio di San Marcello

PISTOIA-MONTAGNA. Ed eccoci al secondo round della sanità disfunzionante montana: la risposta non-risposta della dottoressa Melani.

Intanto leggetevela:

Oggetto: risposta nota del 30/12/2014 del Sindaco Comune San Marcello P.se

A seguito di segnalazione ricevuta in data 30/12/2014 informo che stiamo provvedendo a verifica dai registri predisposti e direttamente con i colleghi della Continuità Assistenziale che hanno prestato attività nei giorni scorsi presso la sede di Gavinana.

Precisando che la consegna dei pasti per gli ospiti di Villa Serena è sempre stata garantita, è stato rilevato un unico inconveniente il giorno 28 in cui l’autista del mezzo che trasportava il vitto, per la presenza di molta neve nell’area di accesso in rampa a forte pendenza, si è fermato al cancello di ingresso ed i contenitori sono stati poi portati all’interno consentendo comunque il regolare pasto agli ospiti. Successivamente i mezzi hanno avuto accesso regolarmente sino al piazzale.

Premetto che è stata programmata, come gli anni precedenti, la presenza del medico specialista ortopedico presso il Piot con cadenza giornaliera in orario pomeridiano in considerazione delle attività ludico-sportive sin dal giorno 8 dicembre us. Il giorno 28 il medico ortopedico previsto in turno presso il Piot per problematiche personali non è riuscito ad essere presente. Il medico stesso ha effettuato raccordo telefonico con i colleghi del Piot con cui è stata monitorata e valutata costantemente la situazione.

In seguito all’esito delle verifiche in corso di cui sopra Le presenterò ulteriori spiegazioni.

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Come avevamo scritto nei nostri precedenti interventi, è stupefacente che l’ortopedico sia impegnato solo di pomeriggio, come – per usare sempre la solita metafora – “una stiratrice di biancheria a ore”.

Ma qello che ci fa più impressione – e che fa incazzare, crediamo, la gente di Montagna – è il passaggio che segue: «Il giorno 28 il medico ortopedico previsto in turno presso il Piot per problematiche personali non è riuscito ad essere presente. Il medico stesso ha effettuato raccordo telefonico con i colleghi del Piot con cui è stata monitorata e valutata costantemente la situazione».

Cosa significa «problematiche personali»? È coperta da riservatezza e privacy? E, ancor più: cosa si intende per «raccordo telefonico con i colleghi del Piot»? Vole forse significre che le potenziali ossa rotte potevano essere curate per telefono o per fax?

Stiratrice di Degas o... ortopedico del Piot?
Stiratrice di Degas o… ortopedico del Piot?

Forse il futuro del non-ospedale di San Marcello – un tempo eccelleza universalmente nota e riconosciuta – è, con ogni probabilità, quello della barzelletta del medico del’esercito prima che l’esercito di leva fosse stato soppresso: a chi andrà al Piot e per qualsiasi patologia, un medico dal San Jacopo (o una voce sintetizzata da risponditore automatico?) ordinerà “spennellature di tintura di iodio”. E senza cambiare il pennello, sia che si tratti di emorroidi o di un ascesso in bocca…

E a proposito della risposta della responsabile del Piot, Simone Ferrari ha scritto un arguto commento sul suo facebook:

Ciao Silvia Cormio vorrei sperare ed augurarmi che non ti accontenterai di una risposta che non dice niente, giusto?! Ti sembra normale che l’ortopedico per motivi personali (volevi che ti dicessero che siccome nevicava non è venuto?) non vada a lavoro? Speriamo che il medico del 118 non abbia mai motivi personali per non venire altrimenti sono guai seri! Ti posso garantire che il cibo è stato trasbordato alle 18:45 circa dal furgone ad un’auto privata 4×4 nel piazzale dell’ex ospedale e questo perché dal Comune (quindi non per responsabilità Asl ma del Comune) la strada di accesso non era ancora spalata. Per il problema guardia medica attendiamo quali barzellette ci racconteranno. Comunque credo che dopo la non risposta della sig.ra Melani abbiamo ancora più motivazioni per essere seriamente preoccupati. Chiudo questo post augurando a tutti un Buon 2015, con la speranza che coloro che stanno “riorganizzando” i servizi pensando solo ai numeri, possano essere il prima possibile nelle liste del Centro per l’Impiego.

P.S. – Certo… se il pasto dei malati è stato trasbordato alle 18:45 del pomeriggio… pace e bene a tutti!

Linee Future

Vedi anche: L’Asl 3 e la malasanità degli incensi e dei tagli

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