
PISTOIA. Abbiamo appreso con enorme dispiacere quanto accaduto nei giorni scorsi ad una famiglia pistoiese che, dopo essere stata vittima di un grave reato, ha dovuto anche sopportare le inefficienze logistiche che l’attuale stabile della Questura è in grado di offrire. Purtroppo non siamo affatto stupiti perché da anni ormai, afferma Andrea Carobbi Corso, segretario provinciale del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, denunciamo le criticità dello stabile di via Macallè, così come di quelli che ospitano la Sezione della Polizia Stradale e il Commissariato di Montecatini Terme. Crepe nei muri, intonaci che cadono, impianti elettrici precari, servizi igienici fatiscenti ecc. ecc. rappresentano lo scenario in cui poliziotti pistoiesi quotidianamente fanno il loro lavoro, cercando di sopperire, al meglio, alle carenze di cui, questo è certo, non sono altro che vittime come le centinaia di concittadini che si recano nei nostri uffici.
In tal senso, il nostro è diventato davvero uno sporco lavoro, ma continuiamo a farlo con passione e determinazione per rendere più sicura questa nostra provincia.
Quella che ha denunciato quel padre di famiglia, non è altro che ciò di cui si rende conto chi viene a denunciare un furto, di chi viene a dichiarare la scomparsa di un figlio, di chi viene a ritirare un passaporto o a rinnovare il porto d’armi oppure di chi solo viene a far ascoltare i suoi problemi.
Noi, come poliziotti e come cittadini siamo però stanchi, molto stanchi di questa situazione. La rabbia, il dispiacere, l’imbarazzo per tutto ciò comunque ci spinge a sollecitare, per l’ennesima volta, l’immediato trasferimento della Questura e della Sezione della Polizia Stradale, assieme agli uffici della Prefettura, nella nuova sede di via Pertini.
A tal proposito, invitiamo il nuovo prefetto di Pistoia a visitare detti stabili al più presto, affinché di persona consti direttamente questa cruda realtà e di persona possa parlare con chi questa realtà la vive, di giorno e di notte, nei giorni festivi e in quelli feriali.
Siamo certi che così, come è successo a quel padre di famiglia, con l’indignazione che ne seguirà, sarà forte lo stimolo per la realizzazione di quella “cittadella della sicurezza” che questa Città si merita.
Il Sap comunque, conclude Carobbi Corso, come ha sempre fatto finora, darà il suo pieno sostegno ad ogni iniziativa in tal senso.
[comunicato]