«CARO SINDACO, UN PO’ DI UMILTÀ È INDISPENSABILE»

Chiara Colombo
Chiara Colombo

PISTOIA. Subito dopo l’ultimo intervento del Sindaco in Consiglio Comunale (martedì 23 dicembre 2014), mi sono presa un po’ di tempo per riflettere. Ho riascoltato l’audio più e più volte. Speravo di aver confuso le sue parole, di non aver ben capito. Invece no. Non mi sbagliavo. Se l’unica “strategia per la quale non ci si sbaglia mai” è la verità, allora che verità sia. Le omissioni e le interpretazioni lasciamole, per una volta almeno, da parte.

I cittadini devono sapere? I cittadini devono essere informati su tutto? I cittadini devono avere tutti i dati delle presenze e delle alzate di mano per poter farsi un’idea di chi è destinato ad andare nel girone dei “buoni” e chi in quello dei “cattivi”? Bene, ma i cittadini non devono essere a conoscenza solo del numero di presenze ma anche della produttività di ogni singolo. Perché mio caro Sindaco, a fare la differenza non è tanto la quantità ma la qualità! A tal proposito, le consiglio un sito che fornisce già da tempo questi dati: http://www.openmunicipio.it/.

Lei ha affermato che ci sono consiglieri/consigliere che vengono in Consiglio Comunale solo per prendere il gettone. Allora mi chiedo: tra un consigliere che viene in Consiglio Comunale per ascoltare e farsi un’opinione e uno che sta seduto tutto il tempo per garantire la presenza, la mano alzata il più delle volte senza conoscere di che cosa si sta parlando, chi, in realtà, disonora gli impegni istituzionali?

A giudicare siam tutti bravi ma, quando metti in ballo la conoscenza, siam tutti, altrettanto bravi, sì, ma a scappare. Del resto, per conoscere c’è bisogno di tempo ed è per questo che, all’inizio, ho sempre cercato di far finta di niente, di passarci sopra. Ma arriva un momento in cui, quella corda, diventata ormai sottilissima, inizia a cedere. Non pensavo che “far parte di un gruppo” significasse dover passare attraverso delle selezioni (oscure e sconosciute ai più).

Mi avete sempre esclusa da tutto. Ma del resto, essendo io una persona priva di alcun valore politico, non conto niente: se ci sono o non ci sono; se ho delle opinioni o meno su un determinato provvedimento; se ho un serio malessere, manifestato più e più volte; se ho una gran voglia di condividere ma, soprattutto, di capire i perché e i per come; non importa.

Peccato che per potere andare avanti col suo programma ha bisogno anche di noi, carissimo Sindaco. Vuole continuare ad ignorarci? Bene, lo faccia. Ma non si permetta più di sputare veleno su tutti noi e su tutto il Consiglio Comunale in generale. Perché così facendolo, non manca di rispetto solo a noi, ma a tutta la città intera. Se siamo arrivati a questa situazione le colpe sono di tutti, nessuno escluso!

Ha colpe il consigliere Giovanni Sarteschi, perché, in qualità di capogruppo è colui che dovrebbe coinvolgere, condividere, unire, stimolare ogni singolo consigliere/consigliera. Soprattutto se si tratta di consiglieri arrivati all’improvviso a metà mandato e con nessuna esperienza alle spalle. Ha colpe Lei che ha sempre ignorato tutti perché non è assolutamente in grado di ascoltare nessuno al di fuori di se stesso. Ho colpe io perché, in tutti questi mesi, me ne sono stata sempre zitta per paura di andarle contro, per paura di non conoscere a fondo le questioni. Mi hanno sempre insegnato, fin da bambina, che per poter formulare un opinione occorra conoscere ciò di cui si sta parlando. Peccato che questa possibilità venga data solo agli “eletti fra gli eletti”.

Concordo con la Consigliera Carla Breschi, che ha testualmente detto d’ora in avanti voterò soltanto ciò su cui concordo pienamente, avendo sempre presente in primo luogo l’interesse comune dei cittadini e delle categorie più deboli, verso cui ho un dovere morale ed istituzionale” perché l’unica cosa che abbiamo a cuore, qui in Giunta, è il bene della nostra città. Qui non c’è nessuno che vuole il suo male o che vuole metterle il bastone tra le ruote per quale misterioso motivo. La caccia alle “streghe”, signor Sindaco, è una pratica passata ormai di moda. Se ne faccia una ragione e inizi a vivere meglio questa sua prestigiosa esperienza; si faccia guidare, consigliare di più; esca da quelle stanze; ascolti maggiormente chi non la pensa come lei. Non si circondi solo ed esclusivamente di persone che le dicono sempre si a tutto a prescindere.

Chiara Colombo

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2 thoughts on “«CARO SINDACO, UN PO’ DI UMILTÀ È INDISPENSABILE»

  1. Che dire…dopo 3 anni che denunciamo ai 4 venti il modus operandi del Sindaco di Pistoia finalmente una voce sincera esce anche dalla maggioranza… Auspico che altri consiglieri di maggioranza colgano l’attimo per una seria riflessione sulla propria dignità e sul rispetto di chi gli ha dato il voto per sentirsi rappresentato e che facciano su queste basi una valutazione sul proprio atteggiamento futuro da tenere nei confronti di chi della città sembra farne l’interesse ma nei fatti… resta alle chiacchiere. Detto questo mi sento di esprimere i complimenti alla consigliera Chiara Colombo che per nulla impressionata dal “potere PD”, con sincerità, ha espresso la propria posizione nei confronti di un Sindaco e del di lui seguito di “fedelissimi”, scegliendo la via dell’onestà intellettuale. Altri, non si sono ancora permessi e forse non se lo permetteranno mai… Brava Chiara. La sincerità vincerà sempre, specialmodo davanti agli interessi di un Partito..

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