
PISTOIA. L’avvocato Luca Cipriani ricorda così Marco Mungai:
Caro Marco,
la perdita di una persona cara provoca sempre tanta emozione in tutti. Diciamo la verità, è difficile, per non dire impossibile, rappresentare una persona che non c’è più senza scomodare termini, parole, espressioni, immagini che, purtroppo, in certi frangenti vengono talmente utilizzate da suonare quasi scontate.
Eppure, come ho sempre detto a tutti quelli che, soprattutto nei giorni immediatamente successivi all’11 maggio, mi hanno chiesto di te, sono davvero pochissime le volte in cui queste stesse parole non sono suonate di circostanza ma anzi non hanno reso fino in fondo la misura di una persona.
Oggi, con l’inaugurazione del Fondo che porta il tuo nome, ne abbiamo avuto tutti l’ennesima conferma.
Caro Marco, scorro l’elenco che i tuoi amici hanno scelto per raccontarti e, devo ammetterlo, mi rendo conto di averne letti pochissimi. Dico di più, in alcuni casi anche il nome dell’autore mi resta del tutto sconosciuto. Ascolto le parole del tuo professore e una volta di più mi rendo conto della bellezza e della profondità della tua persona.
Il professore usa le parole “la Grazia di un incontro” e non posso fare a meno di provare un po’ d’invidia. Ti ho conosciuto nel movimento giovanile quando io, che tra l’altro arrivavo da esperienze diverse dalle tue, non avevo più l’età per fare il giovane militante. Però avevo preso l’abitudine di partecipare comunque alle riunioni perché si respirava una vivacità d’idee che non avevo mai trovato altrove.

Tu avevi 17 anni, forse 18, ed eri nel pieno dell’esperienza della militanza nelle scuole. Non difettavi di opinioni, e non eri mai banale. Poi altri tipi di impegni hanno prevalso, e la differenza di età ha fatto sentire il suo peso, impedendomi, com’era fisiologico che fosse, di coltivare la frequentazione e l’amicizia non solo con te, ma con tutti i ragazzi del giovanile.
Oggi voglio prendere l’impegno di leggere tutti i libri del Fondo, senza fretta. Voglio farlo non già per tenere vivo il ricordo perché, credimi, non ce ne sarà bisogno, ma perché anche ai miei occhi sei stato talmente particolare che spero, approfondendo alcuni autori, di scoprire quel qualcosa in più di te che non ho avuto la possibilità di capire fino ad oggi. Sono sicuro non sarà un percorso noioso o stancante.
Caro Marco, ci è stato chiesto di indicare un volume, un titolo che possa domani arricchire la collana già presente. Sono stato tentato di scriverlo, ma poi ha prevalso un senso d’inadeguatezza, perché l’idea che mi è frullata in testa è oggettivamente avulsa da quel filo conduttore, così come ce lo ha spiegato il professore, che lega i libri oggi presenti nel Fondo.
Ho pensato, in verità, a un libro per adolescenti. Non sono nemmeno sicuro che tu l’abbia letto da piccolo, ma credo ti sarebbe piaciuto. Un libro che parla di un gruppo di amici che lottano per un’ideale. Un libro meraviglioso, che porto sempre nel cuore. Ho pensato a “I ragazzi della via Pál” di Ferenc Molnár.
Chissà che un giorno non venga inserito nel Fondo davvero.
Luca Cipriani
Vedi anche: https://www.linealibera.it/a-bere-intorno-al-ciliegio/