LAGHI PRIMAVERA, CASSE DI ESPANSIONE BOCCIATE

Il Tirreno, 12 febbraio 2015
Il Tirreno, 12 febbraio 2015

QUARRATA-PISTOIA. Il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti aveva accusato le associazioni ambientaliste pistoiesi di creare inutile allarmismo e terrorismo psicologico. Lo aveva fatto durante una puntata di Canto al Balì, rivolgendosi in particolar modo a Legambiente, in cui si dibatteva, anche se con parole in libertà, sulle casse d’espansione ai Laghi Primavera e il rischio idraulico della piana quarratina.

Ieri Fabio Calamati, su Il Tirreno, cita la delibera di qualche giorno fa della Regione Toscana con cui in, base al lavoro e agli studi prodotti dal Nucleo di Valutazione Impatto Ambientale, viene bocciato il progetto comprensivo delle casse d’espansione più il ridimensionamento del bacino di Gello.

Il Tirreno riporta due elementi delle undici pagine in cui la Regione mette, nero su bianco, i problemi connessi con il progetto in questione. Il primo è la contaminazione con cromo esavalente, metalli pesanti e altri inquinanti delle centinaia migliaia di metri cubi di terre della Diga di Gello, che, in quanto tossiche e nocive dovrebbero finire in discarica, ma, in base al progetto servirebbero per le casse d’espansione.

Il secondo è un punto tecnico, sollevato dai geologi e finito addirittura sulla rivista nazionale della geotecnica degli anni 60 come caso di studio: l’innalzamento della falda pistoiese a causa della muraglia cinese sull’Ombrone. Negli anni 60, appunto, si verificò, e venne documentata, una situazione simile, a causa dell’asportazione dei sassi dall’alveo dell’Ombrone per reperire materiali per l’ampliamento dell’autostrada. Con minori barriere alla penetrazione nel terreno, la falda pistoiese si innalzò con ripercussioni anche nel centro storico.

Il Sindaco Marco Mazzanti
Il Sindaco Marco Mazzanti

In ogni caso gli approfondimenti in merito, tra l’altro seriamente argomentati, si possono rintracciare anche in questa pagina del ministero dove sono pubbliche centinaia di osservazioni di cittadini pistoiesi tese a dimostrare che le casse d’espansione sopra San Biagio non solo non portano benefici ai problemi della piana, ma addirittura creano nuovi problemi.

Era ovvio che sarebbe finita così: basta rivedere la pagina del ministero (qui) con tutte le osservazioni di merito per capire che gli svantaggi e i non benefici dell’opera dovevano prima o poi far emergere la realtà.

Ciò detto le soluzioni per le alluvioni vanno trovate, sia per quelle sistematiche, cioè da acque basse, che creano danni anche tre quattro volte l’anno, che per quelle teoriche da acque alte, dell’Ombrone, cioè, rare e con tempi di ritorno dugentennali ma comunque da scongiurare.

Per trovare delle soluzioni autentiche bisogna però che tutti gli interessati, sindaci e rappresentanti di tutti gli enti locali, a partire dal Consorzio Medio Valdarno di Marco Bottino, inizino a lavorare laicamente smettendo di tifare e di insistere su strade che non portano a nulla ma che, casomai, creano ulteriori danni e sprechi di tempo e risorse umane – e quindi anche qui si potrebbe mandare, prima o poi, tutto alla Corte dei Conti.

La Regine Toscana ha dimostrato che le ragioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste erano più che fondate, per cui il Sindaco Marco Mazzanti chieda scusa agli ambientalisti sbrigativamente tacciati di irresponsabilità o si dimetta, portandosi dietro gli altri compagni del Pd [Partito Demagocico] che irragionevolmente non intendono governare la complessità delle cose con saggezza e obiettività.

Checché se ne dica al Canto al Balì.

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2 thoughts on “LAGHI PRIMAVERA, CASSE DI ESPANSIONE BOCCIATE

  1. Ci scrive Simona B., socia di Legambiente: “In un paese non dico serio, ma mediamente normale, un politico come il Mazzanti se ne sarebbe già andato a casa da un pezzo. Il sindaco di Quarrata non ha saputo levare il fango dalla piana ma lo getta gratuitamente sulle persone perbene e sulle associazioni che tutelano il territorio senza secondi fini. Poverannoi”.

  2. SPEDITE VELOCEMNTE IL MAZZANTI A CASA. MA NON MANDATECELO IN MONTAGNA, ABBIATE PIETà. GIà CI è BASTATA LA SBRINA SERGIO GORI CHE STà SCONQUASSANDO QUEL POCO CHE CI RESTA. SPERIAMO AL PROSSIMO GIRO GLI ELETTORI TENGANO MEMORIA
    ELISABETTA

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