LEGAMBIENTE: «UN’INGIUSTIFICATA DECIMAZIONE DI ALBERI»

Una strage inutile secondo Wwf e Legambiente
Una strage inutile secondo Legambiente

PISTOIA. Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un progressivo cambiamento del patrimonio arboreo della città e a tal proposito ci giungono tante preoccupate segnalazioni da parte di cittadini.

Probabilmente aiutati dal supporto tecnico – agronomico che sta redigendo il censimento arboreo del comune, gli uffici del verde pubblico stanno procedendo a molti abbattimenti di alberi posti lungo strade, nelle piazze e nei giardini.

Dobbiamo intuire che stiano agendo per motivi di sicurezza e ciò è fisiologico, in quanto gli alberi sono esseri viventi che crescono, invecchiano e muoiono e la loro potatura o abbattimento vengono fatti per scongiurare rischi e pericoli.

Ma quello che l’Amministrazione comunale sembra proprio non riuscire a capire è che il patrimonio pubblico, e quindi anche gli alberi, sono di proprietà di ogni singolo cittadino e non degli amministratori che devono solamente governarli, informando la città su come intendono farlo. Sarebbe sufficiente informare quali e quanti alberi sono stati ritenuti pericolosi, come si intende procedere per ridurre questo rischio e affinché il patrimonio pubblico venga tutelato e non perso.

Purtroppo bisogna prendere atto che dal punto di vista amministrativo, Pistoia vive con un costante deficit di partecipazione, anche limitandosi al solo verde urbano: il caso di Piazza d’Armi, nel cui parco sono stati abbattuti circa 140 alberi a seguito della caduta di due rami di pino, caso che ha innescato una irragionevole paura nell’Amministrazione che, passando dalla precedente individuazione di una decina di alberi pericolosi, è passata ipso facto alla determinazione che tutti fossero a rischio per i fruitori, senza aver compiuto uno straccio di analisi tecnica sull’effettivo stato di salute degli alberi. Su pressioni pubbliche via via maggiori, i nuovi alberi di progetto sono passati da una decina a un centinaio.

Gli attuali lavori sulla pista ciclabile lungo il viale dell’Arcadia, nel progetto iniziale prevista giustamente lungo le Mura, poi spezzata in due tronconi con un improbabile scambio di lato per evitare la zona dei crolli murari, scelta che provocherà l’inevitabile crisi della funzione “viale arborato”, per gli spazi troppo esigui per la vita degli alberi.

Numerosi altri casi ci vengono segnalati costantemente: se gli alberi sono malati, è giusto che vengano tagliati, ma da parte dell’Amministrazione ci deve essere, nei confronti dei cittadini, un’informativa capillare dell’eventuale ripiantumazione di nuovi alberi e questo, sinceramente, non ci sembra chiedere troppo!

Legambiente Pistoia

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