VILLA GARZONI AL FUTURO

Uno scorcio della villa Garzoni (foto di Aldo Innocenti)
Uno scorcio della villa Garzoni [foto Aldo Innocenti]
PESCIA. [a.b.] Domani, mercoledì 25 febbraio, alle 21, nella “Sala del Grillo” sotto il Ristorante Gambero Rosso si terrà un’assemblea pubblica per la presentazione da parte della proprietà del progetto di restauro e ampliamento funzionale ai fini di destinazione turistica ricettiva di Villa Garzoni.

La villa dal 2004 è di proprietà della holding Bertola, dell’omonima famiglia di imprenditori bresciani che a sua volta l’aveva rilevata dal presidente del Genoa Enrico Preziosi ma come noto ci sono trattative per la vendita all’azienda statunitense Mariott con sede nel Maryland, leader del settore alberghiero in tutto il mondo.

Nel progetto di riqualificazione al vaglio dell’amministrazione pesciatina e della Soprintendenza ai Beni Culturali sono previsti ampi spazi per visite guidate, un’esclusiva area benessere con piscina e numerose suite di lusso. La villa è disposta su quattro piani a valle e tre a monte, a causa del dislivello.

Il volantino dell’assemblea
Il volantino dell’assemblea

Il piano terra sarà riservato ai locali di servizio come autorimesse, lavanderie, igienici per il personale e le cucine. Il primo piano, cosiddetto nobile rimarrebbe invece visitabile da scolaresche o gruppi di appassionati storici.

All’incontro saranno presenti Oreste Giurlani (Sindaco di Pescia), Paolo Cecconi (assessore all’Urbanistica), il dottor Pierfrancesco Bernacchi (Fondazione Nazionale Carlo Collodi), l’ Architetto Anna Maria Maraviglia dell’Ufficio Urbanistica Comune di Pescia, i Consiglieri Comunali ,componenti la Commissione Consiliare Territorio.

La storia della villa risale al 1366 quando una famiglia pesciatina, i Garzoni, acquistò una roccaforte usandola come residenza familiare. Da allora la proprietà è passata spesso di mano. Tra i proprietari più conosciuti i conti Gardi dell’Ardenghesca nei primi del 900, e, in epoca recente, l’imprenditore dei giocattoli Enrico Preziosi, già presidente del Genoa.

Nella villa e nel giardino vi lavorarono anche i genitori di Carlo Lorenzini, autore de “Le avventure di Pinocchio”; il padre era giardiniere e la madre cameriera.

Lo scrittore trascorse gran parte della sua infanzia presso la Villa e, come pseudonimo, scelse proprio di chiamarsi Collodi. La cittadinanza è invitata ad partecipare.

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