QUARRATA. Negli ultimi tempi partecipare al consiglio comunale di Quarrata è sempre più avvilente soprattutto per chi – come me – ne ha seguiti da 25 anni a questa parte numerosi partendo dalla amministrazione monocolore di Stefano Marini a fine anni 80. Non nascondo che lunedì scorso preso quasi da una smania incontrollabile ho lasciato in anticipo la sala (come accade sempre più spesso) contro il sistema legalizzato che favorisce, accentua, alimenta una politica che sostanzialmente non tiene conto delle persone, dei cittadini, della politica “come servizio”.
Ho assistito all’ennesimo “teatrino”, ad una messinscena incredibile che non aiuta certo la città ad uscire dal torpore in cui si trova. Una città dove si sono delegate completamente le decisioni della gestione della “cosa pubblica” alle “istituzioni” che invece di “servire” fanno di tutto per “tirare a campare” portando acqua al proprio mulino e chiudendosi a “riccio” di fronte a qualsiasi altra richiesta o proposta che non sia “targata” e “allineata” a ciò che vuole il capo.
Ho provato – non lo nascondo – un senso di sconforto e scoraggiamento di fronte a risposte non date e a scelte che dimostrano ancora una volta che con la sola arroganza data da chi detiene il potere e non ha l’umiltà dell’ascolto delle “differenze”, non si va da nessuna parte e non si aiuta nemmeno le giovani generazioni a “innamorarsi” della politica con la P maiuscola.
L’interrogazione sull’ex Caselli, ad esempio a cui il sindaco Marco Mazzanti ha risposto con quattro “no” striminziti, senza alcuna valutazione politica, senza alcuna presa di posizione sullo “stato dell’arte” dimostrano quanta poca considerazione ci sia dei gruppi consiliari e del ruolo del consiglio comunale.
Mazzanti ha ribadito anche in questa occasione che è stato il consiglio comunale tutto ad avere cambiato la decisione della giunta e di questo se ne “assume tutta la responsabilità”. In parole povere ha dichiarato che se la Casa della salute non sarà fatta sarà colpa del consiglio comunale. Nel frattempo non pare – vedendo come ha risposto alla interrogazione presentata da Insieme per Quarrata – che stia lavorando per arrivare ad una soluzione e neppure sia intenzionato a coinvolgere i gruppi consiliari (eccetto i suoi) o i cittadini che hanno promosso a suo tempo la petizione “salviamoilcaselli”.
“Si torna a parlare di Casa della Salute. Per questa ricordo – ha dichiarato Mazzanti – che le competenze spettano alla Asl mentre le risorse le deve trovare la Regione e quindi il Comune non può che lavorare perché tale servizio venga fatto sul territorio. Come giunta avevamo presentato a suo tempo una delibera che permetteva la realizzazione di tale servizio. Dall’altra parte abbiamo comunicato all’Asl la decisione adottata dal Consiglio che ha vanificato quell’atto. Non volendo poi nascondere alcun atto al consiglio ricevuta la lettera dell’avvocato Buiani (relativa alla causa di Nicola Gemignani di “Casa Selezione”, n.d.r.) non ho fatto altro che inoltrarla ai consiglieri comunali per renderli partecipi. Da parte dell’Asl non ho avuto nessun tipo di notizia ulteriore a proposito dell’iniziativa di Gemignani”. E qui si è fermato.
L’occasione della interrogazione presentata da Insieme per Quarrata anzi è servita agli esponenti dei gruppi che appoggiano la maggioranza (Fiorello Gori della Lista per Quarrata e Anna Ciervo del Gruppo Misto) per rinsaldare i rapporti con lo stesso sindaco Marco Mazzanti a cui Gori ha riconosciuto il “coraggio” nell’aver favorito l’orientamento del consiglio comunale a favore di una scelta finalizzata a non disperdere il valore dell’ex Caselli mentre Ciervo ha riconosciuto la capacità di aver captato la decisione del consiglio comunale.
“Nella interrogazione di Cialdi – ha dichiarato Ciervo – c’è tutta la preoccupazione di capire in che modo si possa essere coinvolti. Il nostro sindaco ci ha ribadito il rispetto delle delibere consiliari e la serenità con la quale possiamo assistere allo svolgimento della vicenda”. Peccato che di tutto questo il sindaco non ha reso partecipi nessuno tanta è la considerazione della importanza della partecipazione, termine sul quale ha basato – lui e gran parte dei suoi collaboratori – la sua campagna elettorale.
Una partecipazione che è venuta meno anche per il progetto della passerella sullo Stella in località Valenzatico, già fatto e subito rimesso in discussione “a furor di popolo” perché sbagliato e non rispettoso del superamento delle barriere architettoniche. La maggioranza ha respinto una mozione di Insieme per Quarrata che chiedeva un coinvolgimento dei gruppi consiliari per valutare insieme le soluzioni alternative o le migliorie da apportare al progetto già pronto.
Anche su un progetto così importante per una delle frazioni certamente tra le più popolose del Comune la maggioranza ha fatto quadrato respingendo l’appello di Cialdi. “Ho assistito alla sagra delle frasi fatte. Fino a sentire la capogruppo Anna Ciervo dichiarare che è importante e giusto coinvolgere ma poi di fatto ha votato contro”. Incoerentemente coerente.
Andrea Balli non potevi essere più preciso nel descrivere la situazione. Questo sindaco non rispetta minimamente il consiglio ed i loro rappresentanti. Democrazia e partecipazione è ben altro!!
Tommaso Pieragnoli (da fb)
UNA TREMENDA CAPPA è scesa su Quarrata , è difficile far capire ai cittadini quali sono le condizioni reali del nostro Comune e delle nostre frazioni . E’ doveroso fare un punto della situazione in piena trasparenza e PARTECIPAZIONE, togliamo tutte le zone d’ombra che sono tantissime e parliamo APERTAMENTE dei nostri problemi reali , non c’è tempo da perdere ed è inutile nascondere la testa sotto la sabbia, come fanno gli struzzi. Cittadini svegliamoci e attraverso la PARTECIPAZIONE , buttiamo tutto allo scoperto , cercando di risolvere al meglio i nostri GIGANTESCHI problemi. NON MOLLARE MAI !!!
Daniele Manetti
Dopo lunga, tormentata e dolorosa agonia è venuta a mancare la Politica. Poiché pare che gli addetti non me abbiano piena consapevolezza, ne dà il triste annuncio un serio cronista che da 25 anni la segue con passione raccontando le sedute del Consiglio Comunale ad una cittadinanza ormai più disinteressata che attonita, molto presa nel districarsi nei quotidiani affanni che ad occuparsi del bene comune. Le sopravvive, in buona salute – che piaccia o no – il Potere… volato però altrove….. povera Quarrata, poveri quarratini….
Renata Fabbri
La politica a Quarrata è morta perché così vogliono i Quarratini , i consiglieri di maggioranza non sono in sintonia con il sindaco ma si comportano come Bersani non avranno mai il coraggio di mettersi contro perché difendono interessi di bassa lega.
Domenico Pagliaro (da fb)
Non mi esprimo sulla politica Quarratina .Ma sarei curioso di sapere dal comitato salviamo il Caselli e dai consiglieri sostenitori della mozione,CON I SODI DI CHI LO SALVIAMO .
Saluti Daniele
E meno male doveva essere partecipata,io circa 3 mesi fà provai a parlare con le istituzioni di Quarrata ,per vedere di sensibilizzarli sul problema parcheggio alla scuola di santa lucia dato che i genitori degli alunni e ora anche le insegnanti, parcheggiano con arroganza come se fosse loro il parcheggio e creando disagi a chi ci abita la risposta è stata che non possono fare niente perchè i soldi mancano, le solite menate, però la discussione in Consiglio questa settimana è stata portata la proposta di fare una passerella a Valenzatico (sopra il fiume Stella)e i soldi forse per quella si trovano,forse là a VALENZATICO si porta a casa più voti………..
Stefano Agati (da facebook)
Aldo Manetti scrive:
Caro Andrea Balli, mi meraviglio che tu ti meravigli dell’andazzo della politica al comune di Quarrata. Mi meraviglia anche il Cialdi che ha tanta pazienza e tenacia e da tanti anni fa, da solo, ovviamente, del tutto inutilmente opposizione. Io ero un comunista, quindi li conosco perfettamente, la loro politica è quella di prendere il potere per il potere, fregandosene altamente delle opinioni altrui e mai, dico mai, accetteranno proposte da chi non fa parte della loro cerchia. Ultima cosa, un consiglio al Cialdi, lasci perdere, tanto non otterrà mai nulla, non partecipi più a consigli comunali e riunioni di commissioni.
Rispondo volentieri a Aldo.
Speravo che qualcosa prima o poi cambiasse visto e considerato che conosco qualcuno interno alla giiunta a cui riconosco che abbia fatto in passato un percorso diverso ben radicato nella società civile. Persone che dunque lavorano al cospetto del “capo”. Per ora devo ricredermi. Non è che mi sia “meravigliato”: è solo l’aver preso atto – pubblicamente- come hai scritto gentilissimo Aldo Manetti- di un “andazzo” che francamente non mi piace.