PAOLA PELLEGRINI, LA MAGIA LOCATION PERFETTA PER «TAKE ME»

La copertina del disco
La copertina del disco

QUARRATA. Pubblicato il 19 febbraio scorso su Youtube ha superato 1790 visualizzazioni il videoclip del primo singolo di “Dreams come true”, disco professionale della quarratina doc Paola Pellegrini prodotto dalla casa discografica “Qua’rock Records” di Gabriele Bellini, anche lui quarratino.

Un disco uscito nel gennaio scorso “dal respiro internazionale visto anche il fatto – spiega la musicista – che canto in inglese (tranne due canzoni) ma che trova le proprie radici nel territorio quarratino visto che io sono di Quarrata (per chi non la conoscesse è la figlia della professoressa Alessandra Covizzoli – n.d.r.) e l’etichetta che lo ha prodotto è quarratina”.

E Quarrata è stata la prescelta anche per la particolare location del video del singolo – questo è il link: http://m.youtube.com/watch?v=HMr4A-VZPWs – ovvero il bosco di villa La Magia (anche esso area naturale di interesse locale come la Querciola) e la fontana di Buren che fa da cornice alla canzone “Take me”. Anche la realizzazione del video è quarratina: il video è stato infatti curato da Atom Production, produzioni cine – televisive di Alessandro Pretelli.

“A volte – spiega Paola Pellegrini – si vanno a cercare cose belle e particolari chissà dove…quando le abbiamo di fronte a casa!! La canzone è molto passionale e coinvolgente, e quindi come location mi occorreva un luogo speciale, che potesse esprimere queste emozioni forti ed ho pensato al parco di Villa La Magia a Quarrrata. Così ho potuto unire la forza della natura, con il bosco, d’inverno, che esprime la parte più intimistica della canzone e più introversa. Dall’altra la particolarissima fontana di Buren, un luogo magico, che unisce elementi contrastanti come l’acqua, i muri e le porte che si creano tra un muro e l’altro. Il tutto però reso armonico da forme perfette (la fontana è un esagono) e dai colori accesi dei muri, che accompagnano lo scendere dell’acqua nel suo percorso discendente per poi esplodere di energia verso il cielo trovandosi al centro della fontana”.

Paola Pellegrini

“E proprio al centro – ha aggiunto – io ho registrato il mio assolo, perché quel centro l’ho sentito un ideale punto di unione tra terra e cielo, all’interno di un luogo magico che mi ha fatto pensare ad una sorta di Stonenge moderna, che si affaccia sulle dolci colline circostanti portando con sé un carico di energia dirompente”.

Paola Pellegrini, 38 anni, nata a Pistoia ed ora residente a Firenze è un personaggio dalla varie sfaccettature. Avvocato penalista del Foro di Firenze ma con la passione della musica da una parte e della letteratura (trasmessa sicuramente dalla madre) dall’altra. Ha all’attivo alcuni libri tra cui ricordiamo “Rime Vaganti in un cielo spezzato, bruciato, smarrito”( La Riflessione Davide Zedda Editore 2010, 162 pagine, 12 euro) e il romanzo “Ingollare senza affogare” edito da Del Bucchia nella collana Vianesca/Poesia e narrativa (copertina di Alfred Guillou, 2014, pagine 260, euro 16) con prefazione di Antonia Del Sambro. Inoltre con Gianluca Bellucci ha scritto la monografia “La repressione degli abusi edilizi nella giurisprudenza amministrativa penale e della Corte europea dei diritti dell’uomo” (Giappichelli Editore 2012).

Paola Pellegrini
Davanti la fontana di Buren

Chitarrista e cantante rock, è attiva in rete con un proprio sito – http://www.lexrock.it/. Suona la chitarra e scrive canzoni sin da quando era una ragazzina e viveva proprio davanti a Villa La Magia. Ha fatto parte in passato di varie band finché non ha deciso di dar vita ad un proprio progetto da solista – Paola Pellegrini Lexrock – dove volutamente nel nome ha unito i suoi due mondi, quello professionale (lex) e quello artistico (rock).

Il primo album demo dal titolo “Agape” risale al 2013. Con Dreams come true consolida il suo legame con la sua terra d’origine – Quarrata – e in particolare la neonata etichetta di Gabriele Bellini. Il tema che tratta nel disco è l’amore nelle sue mille sfaccettature – e il messaggio di fondo che intende lanciare sembra essere quello comunque della speranza in un sogno d’amore vero nonostante le avversità della vita.

Vedi:

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