QUARRATA. “Un piano idrovore per tutta la nostra piana quarratina”. È quanto chiedono i comitati locali contro le alluvioni e la stessa Legambiente della Piana) che giovedì scorso 26 marzo dopo le piogge insistenti hanno effettuato un ennesimo sopralluogo sul territorio ora che la cassa di espansione per le acque basse è entrata in funzione. “
Un nostro piano idrovore lo abbiamo giù presentato in Comune il 17 dicembre scorso – spiega Daniele Manetti – poiché riteniamo che le idrovore esistenti non siano affatto sufficienti a far fronte all’acqua raccolta dalla nostra zona e a quella proveniente da Pistoia. Inoltre riteniamo importante che le stesse idrovore inizino a pompare l’acqua alluvionale molto prima di entrare in emergenza. Questo lo si potrebbe fare con un sistema automatico in modo da fare spazio all’onda di piena in arrivo. Gli amministratori pistoiesi sono stati avvertiti numerose volte, compreso il responsabile e Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli. Inoltre abbiamo sollecitato anche il sindaco Mazzanti a richiedere insistentemente e decisamente le opere idrauliche per le acque basse e alte, che il Comune di Pistoia deve fare sul suo territorio per tutelare i cittadini della piana quarratina dalle alluvioni”.
Secondo Daniele Manetti “giovedì 26 marzo 2015 alle ore 9, c’è mancato poco… E a nulla, per questo specifico caso, sarebbe servita la nuova cassa espansione B1 della Querciola. Questo discorso generale vale anche per i paesi in destra idraulica del fosso Quadrelli (Olmi-Casini) in quanto il fosso Galigana e il fosso di via del Casone si trovano nelle stesse condizioni della Senice e di tutti i suo affluenti”.
“Per fortuna giovedì – ammette Manetti – le piogge si sono attenuate e tutto si è fermato in tempo. Ma siamo convinti data l’esperienza accumulata che sarebbero bastate altre poche ore di pioggia e nella piana saremmo di nuovo finiti tutti sott’acqua”. A questo proposito Manetti ha prodotto un report fotografica dove si evidenzia che quando il fosso Quadrelli si alza di livello a Olmi e per tutta la sua asta fino alla Querciola a causa delle acque provenienti dal Comune di Pistoia automaticamente tutte le calle in sinistra idraulica e destra idraulica si chiudono e tutti i fossi minori, compreso la Senice, non possono più scaricare nel collettore principale (foto 1); le acque alluvionali arrivano però da Pistoia anche attraverso i Fossi minori, che si ritrovano, nella parte finale con le calle chiuse e tutto va in tilt (e acque alluvionali, se fosse continuato a piovere, sarebbero strabordate nei campi, nelle case e nelle strade); la Senice con le acque alluvionali al limite in via IV Novembre, in via di Mezzo (prima parte lato panificio Cioni), in via di Mezzo (seconda parte, località Carradori), in via Nuova e in Querciola dove si immette nel fosso Quadrelli (vedi fotografie in sequenza).
“Tutte le acque del Fosso Senice alle ore 9 del 26 Marzo 2015 erano ferme – conclude Manetti –, non correvano assolutamente e inoltre l’Idrovora piazzata sulla Senice, per entrare in funzione quando la calla si chiude era ferma e spenta”. Di questo e altro i comitati vorrebbero parlare martedì prossimo quando alle 16:30 sarà inaugurata ufficialmente la cassa di espansione della Querciola alla presenza tra gli altri del Presidente della Regione Enrico Rossi.
Vorrei aggiungere che tutti gli agricoltori di Pistoia sono esenti dall’ IMU (comune semi montano) Pistoia non ha invasato un litro d’acqua ,arriva tutta a Quarrata e Agliana comuni in cui i colivatori pagano l’ IMU su terreni che vengono regolarmente allagati.Vorrei ricordare ai miei concittadini (sono di Quarrata) che alla fine di maggio ci sono le Elezioni Regionali.