PESCIA. Dopo il varo della Consulta sanitaria, di cui presidente è stato eletto Marco Niccolai, candidato Pd alle regionali prossime, il gruppo “Percorso Comne” scrive non senza polemica:
Con quale criterio sono stati scelti i membri della consulta per la tutela della sanità del nostro territorio? Come sono stati selezionati i medici e gli infermieri che dovrebbero rappresentare non solo i cittadini della Valdinievole, ma anche gli operatori ospedalieri?
Fino a prova contraria i componenti della “consulta”, medici, infermieri e rappresentanti dei sindacati Gcl-Cisl-Uil non hanno mai fatto mistero sulle loro posizioni in merito alla sanità di Enrico Rossi.
Niccolai, ad oggi, si sente soddisfatto! Siamo curiosi di sapere come intende trattare problemi quali, ad esempio, il depotenziamento del Po di Pescia, i tagli ai servizi, la soppressione dei reparti (vedi pediatria) previsti dalla riforma Rossi che lui appoggia?
In campagna elettorale, era stato promesso di salvaguardare l’ospedale di Pescia; al momento dell’insediamento del nuovo Consiglio, da parte nostra era stata fatta richiesta di istituire una commissione sanitaria che avrebbe avuto ben altra valenza rispetto alla consulta.
Nella commissione, la maggioranza avrebbe potuto scegliere i rappresentanti solo fra i propri consiglieri, in numero di 5 oltre 3 di opposizione.
Nella consulta, la scelta dei rappresentanti è di un solo consigliere di opposizione, un consigliere di maggioranza e gli altri 11 rappresentati scelti non si sa da chi.
Noi pensiamo che la consulta, visto il modo “democratico” in cui è stata scelta “l’intellighenzia aziendale”, sia l’ennesimo fumo negli occhi, perché i componenti sono scelti dalla direzione aziendale.
Inoltre, si parla di rappresentanze di cittadini: quale miglior occasione se non quella di inserire tra i membri della consulta, comitati come il Crest?
Angelo Morini
Paolo Varanini
Percorso Comune