BARDELLI (FDI-AN): «RIFONDAZIONE? LONTANA DAI PROBLEMI DELLA GENTE»

Elena Bardelli
Elena Bardelli

SERRAVALLE. In un recente intervento di Rifondazione Comunista, che fa un bilancio dopo due anni e mezzo di governo nel Comune di Serravalle Pistoiese, leggiamo che il partito, nella persona del Consigliere Daghini, avrebbe dato ai cittadini le “risposte concrete” che essi attendono per le loro necessità e i loro problemi.

Queste risposte verrebbero individuate precisamente nell’istituzione del Registro comunale delle coppie di fatto, nella introduzione del Codice Etico degli amministratori, nella presentazione di “importanti atti amministrativi come la mozione in favore della Palestina”, nel “posizionamento di nuovi cartelli turistici e anche per la memoria storica al monumento di Silvano Fedi e all’ex farmacia Picconi”.

A dire il vero l’unico dato chiaramente emergente dal comunicato è che Rifondazione Comunista ha basato fino ad oggi la sua attività politico-amministrativa solo su posizioni ideologiche (vedi coppie di fatto e Codice Etico) e su una rilettura storicizzata e anacronistica della politica (resistenza e antifascismo) che poco o niente hanno a che fare con i problemi reali della gente e con le competenze dell’Ente Comunale, che dovrebbero invece riguardare i servizi fondamentali alla persona.

Si tratta di risposte date a necessità presunte, ma inesistenti e quindi fittizie. Infatti, come abbiamo già rilevato, nel Registro comunale delle unioni civili non si è iscritta nessuna coppia. Per quanto riguarda poi il Codice Etico, quale sarebbe la sua finalità, mostrare che la capacita, la moralità e la serietà degli amministratori dipenderebbero dalla loro situazione patrimoniale e che quindi sarebbero inversamente proporzionali al reddito percepito? Sfidiamo inoltre i nostri “amici” a trovare un solo cittadino di Serravalle Pistoiese che, alle prese con i tanti problemi della vita quotidiana, abbia rinvenuto questo documento su sito del Comune e l’abbia letto e capito.

Roberto Daghini
Roberto Daghini

Il posizionamento dei cartelli turistici citati, che per noi non hanno certo la priorità di fronte a ben altro tipo di emergenze, rivelano un modo ormai superato di concepire la politica e la storia recente, semplicisticamente incentrato nello scontro tra comunisti e fascisti (che poi sono tutti quelli che non condividono il pensiero dei primi).

Rifondazione Comunista, che a parole si schiera dalla parte popolo, dei più deboli, dei meno abbienti, che cosa ha fatto in concreto per risolvere i loro problemi? Praticamente niente. Ha sempre appoggiato la Giunta quando ha aumentato le tasse o le tariffe di accesso ai servizi fondamentali alla persona e si è sempre schierata contro le agevolazioni fiscali a piccole e medie imprese per la ripresa economica del territorio.

Infine si è sempre allineata con l’Amministrazione per quanto riguarda problemi molto reali, vissuti dai cittadini, come quello della mensa scolastica – che esigeva soluzioni di trasparenza e maggiore rappresentatività a tutela della salute dei bambini – o quello del distacco del gas in caso di morosità incolpevole – riguardante anche minori, anziani e malati con disagio economico – o quello ancora delle barriere fonoassorbenti di Masotti, per le quali i cittadini di questa frazione lottano da più di 10 anni di fronte a degli amministratori sordi alle loro richieste e insensibili al problema dell’inquinamento acustico.

In che mondo vivono i nostri “amici” di Rifondazione Comunista se non sanno nemmeno individuare gli effettivi bisogni della gente?

Elena Bardelli, Fdi-An

 

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