PRECARI TOSCANI, PISTOIA APRIPISTA CONTRO IL DECRETO SU “LA BUONA SCUOLA”

Il gazebo del coordinamento docenti precari a Pistoia
Il gazebo del coordinamento docenti precari a Pistoia

PISTOIA. [a.b.] Ha avuto inizio da Pistoia la campagna di informazione del Coordinamento Docenti Precari della Toscana sulla questione del precariato e del Ddl in discussione in questi ultimi giorni. Una iniziativa pilota costituitasi come apripista anche per le altre province della Toscana interessate dalle prossime elezioni regionali.

“Il gazebo del Coordinamento docenti precari della Toscana – scrive Massimo Del Monaco – si è concluso alle 20. Siamo rimasti colpiti dal bisogno che le persone hanno di incontrarsi e relazionarsi. Abbiamo incrociato centinaia di persone e scoperto molte cose. Siamo solo all’inizio della campagna di informazione contro il Ddl del Governo. E se in ogni città ogni tre o quattro giorni viene installato un gazebo dove si raccolgono trecento firme? Siamo tanti, siamo tanti. Facciamolo… Grazie a tutti”.

Nel corso della giornata di ieri in piazza del Globo a Pistoia è stato distribuito materiale informativo e sono state indicate le nuove azioni di lotta del gruppo sulle prossime elezioni regionali.

La tomba della Scuola Pubblica
La tomba della Scuola Pubblica

In particolare un comitato di docenti precari sottoporrà ai candidati regionali un format di poche domande standardizzate.

“I caratteri concessi per le risposte saranno anch’essi standard, non permetteremo che panegirici confondano le risposte (abbiamo imparato dal format fasullo su La buona scuola). Chiediamo a loro cosa pensano del Ddl governativo sulla Scuola e cosa intendano fare per la modifica sostanziale di tale provvedimento con particolare attenzione alle politiche di stabilizzazione del precariato.

Chiederemo inoltre di rendere pubbliche le loro risposte ed eventualmente trasmetteremo il loro diniego in tal senso. Tutti i report con le risposte date e quelle negate e i relativi nomi dei candidati saranno rese pubbliche nel sito www.docentiprecari.it e in altre pagine che accoglieranno questa campagna di informazione nazionale”.

Leggi anche: http://www.docentiprecari.it/archives/126

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One thought on “PRECARI TOSCANI, PISTOIA APRIPISTA CONTRO IL DECRETO SU “LA BUONA SCUOLA”

  1. Riceviamo e pubblichiamo:

    La sezione pistoiese del Partito dei CARC è vicina e solidale a tutti i lavoratori precari e disoccupati che si stanno mobilitando per l’attuazione il primo articolo della Costituzione Italiana

    La lotta che i docenti precari stanno portando avanti per la conquista di un posto di lavoro utile, dignitoso e sicuro è la stessa lotta che le masse popolari portano avanti contro lo smantellamento dei servizi pubblici, per il diritto alla casa, per l’istruzione pubblica, per la sanità efficiente e gratuita, contro la devastazione ambientale, ma più in generale è la lotta comune contro il sistema capitalista che mette il profitto di pochi davanti agli interessi di molti.
    Costruire Organismi Operai ed Organismi Popolari che si occupano di far fronte ai problemi che si manifestano in ogni abito di lavoro e della vita sociale è l’unica soluzione per mettere fine alla deriva distruttiva a cui i ricchi stanno portando il nostro paese.
    Soltanto i lavoratori e il resto delle masse popolari, mobilitandosi e organizzandosi, possono far fronte alla crisi economica e politica di questo sistema sociale che non è più in grado di dare risposte efficaci ai problemi che quotidianamente peggiorano le condizioni di vita di di numeri sempre crescenti di esponenti delle masse popolari.

    Bene stanno facendo i docenti precari che si stanno mobilitando per l’attuazione del primo articolo della Costituzione Italiana, sono un esempio positivo per tutti, da sostenere e imitare.

    Chiedere ai rappresentanti politici e ai candidati che si presenteranno alle prossime elezioni regionali che cosa ne pensano del Ddl governativo sulla buona scuola è sicuramente un punto di partenza per mettere questi personaggi alla prova e capire realmente che cosa sono disposti a fare, fin da subito e non dopo le elezioni, per sostenere e rafforzare la battaglia dei docenti precari.
    E’ fondamentale però tenere in considerazione quello che molti di loro sono stati e hanno fatto fino a ieri: quanto sono stati legati ai partiti di governo e quanto possono essere realmente intenzionati a rompere con i diktat di Roma a partire dai famigerati patti di stabilità.

    La promozione di Organismi Popolari all’interno di ogni scuola pubblica e privata (che si uniscono a partire dalla necessità di trovare una soluzione concreta alla stabilizzazione lavorativa dei docenti), ma che successivamente iniziano ad occuparsi anche del resto dei problemi che colpiscono gli istituti scolastici e che poi iniziano a coordinarsi con tutto quello che si muove a livello cittadino (comitati, associazioni, collettivi, sindacati di base ecc.), rimane l’aspetto centrale per il successo della battaglia per un lavoro utile, dignitoso e sicuro per tutti i lavoratori della scuola.

    Oggi è sicuramente più facile costruire un governo di emergenza che risponda direttamente alle direttive delle Organizzazioni Operaie e Popolari anziché “convincere” i vari Bertinelli, Nardella, Rossi e Renzi ad applicare leggi che vadano negli interessi dei lavoratori e del resto delle masse popolari. Se così non fosse allora non si capirebbe perché, loro stessi, abbiano prima ideato e poi approvato senza se e senza ma leggi criminali come la riforma sulla buona scuola, il Jobs Act o la finanza di progetto se poi fossero disposti a rinunciarci soltanto perché chi ne subisce gli effetti peggiori glielo chiede gentilmente.

    Invitiamo tutti i lavoratori e il resto delle masse popolari ad organizzarsi e a attivarsi per per costruire un proprio governo d’emergenza. Noi siamo e saremo sempre al vostro fianco!!!

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