MONTALE-PIANA. Le notizia dell’interrogazione al parlamento europeo all’indomani della denuncia della discarica delle ceneri nell’area dell’impianto di Montale, l’abbiamo data noi, nell’aprile di due anni fa e, proprio in questi giorni, è il primo dei post più letti sul blog Quarrata/news.
Non sarà un caso: infatti, sempre in questi giorni, il Sindaco di Montale e il Presidente della Conferenza dei Servizi, Geom. Mario Antonelli, hanno scritto al Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale per chiedere aiuto: infatti, i dirigenti del Cis e della associazione di imprese Ladurner-Hafner non sanno cosa rispondere alle domande proposte dai tecnici scelti in conferenza durante in sopralluoghi sul luogo.
Loro (gli uomini dell’inceneritore) non ricordano più niente, hanno dimenticato tutto: e li possiamo capire, perché anche noi vorremmo dimenticare e non avere alcuna cognizione della discarica rimasta dov’è e lasciata dov’era (senza accertamento alcuno) per la tendenza, della allora direzione della Procura di Pistoia, di voler mantenere per forza “un basso profilo” – come ebbe a dire Dell’Anno (vedi).
Loro, dunque, hanno rimosso i ricordi (e infatti hanno dichiarato a verbale della conferenza che non sanno “niente di niente”: sic!) e adesso, dormono beati sonni tranquilli, dimenticando le disposizioni di legge sull’argomento. Del resto il primo dei testimoni utili – l’impresario Paolo Vagnozzi – ci ha lasciato, le ceneri sono “sepolte” e dunque si potrà sperare di relegare tutto nell’oblìo.
Interessante osservare che, all’impegnativa interrogazione formulata dall’On. Angelillo, è attesa ancora una risposta compiuta, grazie ai chiarimenti che dovrebbero essere restituiti dallo “Stato Italiano”, ovvero dalla Regione Toscana – si leggano, quindi, due inceneritoristi d’eccellenza, Renzi e Rossi.
L’interrogazione ha solo permesso di accertare – grazie alla risposta dell’11 giugno 2013 – che la società Ladurner ha avuto un finanziamento a fondo perduto dal Fondo Europeo, per il potenziamento dell’impianto di incenerimento.
Il Comitato, è stato sollecitato a dare tutte le informazioni disponibili “a chi ha dimenticato”: e lo farà, ma con un po’ di imbarazzo, dovendo rappresentare al Sindaco Betti dettagli, documenti e aspetti già noti e conosciuti da tutti e certamente acquisiti agli atti del Comune: insomma una consulenza “fatta nella casa di Betti” dai cittadini del Comitato che dovrebbero essere tutelati dal Sindaco stesso che, al contrario, chiede supporto proprio a loro…