PISTOIA. Ho letto dell’assoluzione di Totò Riina a Firenze per la strage del rapido e mi chiedo seriamente cosa aspetti a questo punto il Pd a candidarlo da qualche parte, rispettando magari il principio della territorialità.
Visto che il partito del clown rignanese ha candidato (il sindaco di Ischia alle europee) e candida condannati, come De Luca in Campania, e rinviati a giudizio in tutta Italia, dalla Paita alla Fratoni, rottamando definitivamente la questione morale, non avrei di che stupirmi se scegliesse un simile profilo, oltretutto di comprovata esperienza nei rapporti tra politica e istituzioni.
Il metro dei democratici è sempre il merito: se non hai fatto infrastrutture per il rischio idraulico, se hai mandato in malora Comunità Montana e Porrettana verrai premiato!
Il Fatto Quotidiano ha recentemente messo in luce ciò che da sempre ripeto e dimostro continuamente: il Partito Democratico, a Pistoia come a Roma, non è altro che una holding di lobbisti, col volto pulito, uniti dal potere finalizzato al potere ed alla sua spartizione. A danno ovviamente di chi lavora onestamente e crea ricchezza.
Non c’era certo bisogno della famosissima registrazione telefonica pistoiese, con ammissione palese e diretta degli accordicchi tra i soliti tre o quattro burattinai, per averne conferma.
Ricordo a tutti che, parlando di Pd, si intende di un grande ufficio di collocamento per “politucoli” da strapazzo e opportunisti vari, presenti in quasi tutti i comuni, banche, partecipate, Asl etc., in cui scandali e malgoverno sono la regola (Asl di Massa e Monte dei Paschi docent).
Trovo una certa analogia tra la società italiana di oggi e quella degli anni 20, quando un uomo solo marciò su Roma con i suoi ultrà e prese il potere con l’appoggio del Re. Re Giorgio Napolitano, come allora Vittorio Emanuele III, ha permesso agli squadroni piddini di ghermire il debole sistema democratico nazionale, inaugurando un nuovo periodo buio dove il conformismo è spontaneo e scandito dai “selfie”.
Che dire? Ci sarebbe soltanto da ridere, di fronte a tanta miseria umana, in cui inserisco anche alcune donne renziste in piena tempesta ormonale, solitamente chiamate nelle trasmissioni televisive a declamare, con impeto quasi pornografico, il “Magnificat” di quella “cagata pazzesca” degli 80 €.
Tuttavia c’è da piangere perché questi piddini, ad ogni livello, sono solo degli incapaci, inadeguati ad amministrare (governano il 90% del territorio nazionale), capaci solo di tacere (senza rispondere) e dire che hanno la maggioranza degli elettori (i famosi tonni delle europee). La stessa cosa ripetuta da quelli che scrissero le leggi razziali.
Io, da segretario dei Verdi, non ho mai incontrato cooperative pronte a pagare le campagne elettorali o a versare contributi e ciò significa, forse, che in politica non sono tutti uguali. Noi (Verdi) contrapponevamo poi la modernità alla loro (antenati del Pd) miopia: in piazza Oplà, ad una delle ultime feste del partito (Ds), diversi anni addietro, l’allora assessore provinciale Giorgetti parlava di Pistoia provincia moderna e del potenziamento del trasporto su gomma sulla modenese, ed infatti ancora oggi l’acqua Silva viaggia sui tir anziché sulla ferrovia. Una vittoria della miopia sulla buona politica, che da noi è rimasta sempre emarginata, fin da quando venne chiuso il trenino montano della Fap.
Il comune brancola nel buio, per fare la manutenzione del verde si aspetta che arrivi il vento e faccia i danni: del resto questo è il paese “che aspetto il morto o l’emergenza per intervenire”; vedere il crollo del viadotto sulla Palermo-Catania.
Tra le troppe marce indietro del sindaco Bertinelli ricordo anche l’immobilismo sulla Porrettana (in cui si doveva attivare un servizio di trasporto intermodale) e sulla ciclabile dell’Arcadia, una situazione provvisoria che non affronta il problema delle mura cadute e quindi pericolose.
Finché i tonni continueranno ad abboccare, votando gongolanti e in massa il Pd dei Renzi, degli Incalza e dei cialtroni, avremo voglia a stare sereni!
[*] – Ospite
Dopo avere letto questo bellissimo articolo, cosa dire di piu’, mi ha tolto le parole di bocca. Concordo pienamente su quanto scritto dal sig. Fabrizio Geri. Ai posteri l’ardua sentenza. Salvatore Maiorano