BERTINELLI ADERISCE AL MANIFESTO PER IL RISPETTO DELLA LEGGE ITALIANA SUGLI SHOPPERS BIODEGRADABILI

Kyoto Club
Kyoto Club

PISTOIA. Il Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli aderisce all’appello dell’organizzazione no-profit Kyoto Club, che rivolge al Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di un maggiore controllo sull’applicazione e il pieno rispetto della legge italiana sull’uso dei sacchi da asporto. La normativa italiana, infatti, prevede l’uso sul territorio nazionale solamente di shoppers biodegradabili o di sacchi riutilizzabili.

L’organizzazione no-profit Kyoto Club è nata nel 1999 ed è costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto.

Il Comune di Pistoia, già fortemente impegnato nelle politiche ambientali ed in particolare nel potenziamento della raccolta differenziata, con l’obiettivo di estendere il sistema porta a porta sospinto e di qualità su tutto il territorio comunale, condivide l’appello dell’associazione no-profit e ha deciso di aderirvi.

“Questa legge – si legge nel documento del Kyoto Club – ha cambiato le abitudini degli italiani e sta dando un contributo rilevantissimo a migliorare la gestione dei rifiuti e a minimizzare la quantità di sacchi in circolazione, oggi già ridotta del 50%. In particolare i sacchi sottili, ridotti in numero, in quanto biodegradabili e compostabili, trasformano il problema dello shopper in una opportunità di spinta della raccolta differenziata del rifiuto organico, intercettandone sempre maggiori quantità. Questo riduce il rischio che il rifiuto organico finisca in discarica, ne migliora la qualità e minimizza al contempo i costi per i comuni e per i cittadini. Grazie a questo approccio l’Italia oggi è in grado di esibire un modello di gestione dei rifiuti che sta dando risultati eccellenti in piccoli e grandi comuni, utile anche al resto d’Europa. Inoltre proprio l’Italia, con la sua legge pionieristica, ha catalizzato la proposta di Direttiva sui sacchi oggi in discussione al Parlamento Europeo. Abbiamo però bisogno che la legge Italiana sia rispettata: oggi invece il 70% dei sacchi sottili sul mercato non sono biodegradabili e compostabili e inoltre alcuni di loro riportano la dicitura “degradabile” o “biodegradabile” senza esserlo davvero, mettendo a repentaglio il sistema di raccolte differenziate sempre più sviluppato. Questa situazione sta creando inoltre problemi ai comuni più virtuosi e a quel mondo industriale che ha investito le proprie energie nello sviluppo di nuove tecnologie e nella loro implementazione, dando nuova vita a siti in fase di deindustrializzazione e creando le basi per un nuovo modello di economia, che guardi alla rigenerazione territoriale e all’efficienza dell’uso delle risorse, partendo dalla risoluzione dei problemi ambientali”.

[quilici – portavoce sindaco pt]

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