
PISTOIA. L’ex Assessore regionale alle riforme istituzionali e al rapporto con gli enti locali, Agostino Fragai, a pochi giorni dalle elezioni, sul suo profilo facebook è tornato a far sentire la propria voce:
Il 31 maggio si vota. Il 31 maggio (o giù di lì) saranno trascorsi cinque anni dal mio ultimo impegno politico e istituzionale. La rottamazione l’ho evitata (fortunosamente) ripiegando sul ritorno al lavoro nell’industria, ricominciando da dove ero partito molti anni fa e dove gli elettori amano (almeno così si dice) veder tornare i politici dopo un certo numero di anni vissuti nei “palazzi”.
Assopita la frizzante stagione della “rottamazione” a cui non pochi (e non sempre bravi ) sono sopravvissuti, si pone comunque oggi il dilemma su come scegliere i nuovi rappresentanti istituzionali. Per farlo, lo strumento, “l’arma” che ci viene fornita anche in Toscana (il voto di preferenza) è meno attuale di un archibugio ma in compenso più pericoloso perché c’è il concreto rischio che scoppi in faccia non ad una sola persona ma a tutti gli elettori.
Dopo le elezioni scopriremo (parlo dell’Italia in generale) che risulteranno eletti consiglieri regionali persone non degne, la cui onorabilità sarà ripristinata a furor di preferenze e disserteremo a lungo sulla degenerazione della politica.
Nel frattempo solo i candidati a Presidente di Regione per dovere di ufficio provano a strappare qualche voto agli avversari mentre le altre decine e centinaia di candidati (loro malgrado) dimentichi della destra e della sinistra perseguitano nell’ordine i parenti, gli amici, le associazioni (sempre amiche), gli iscritti e gli elettori del proprio partito e non perdono neanche un minuto (giustamente, date le regole del gioco) a cercare di convincere gli elettori della parte opposta.
Cosi è…
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Mi permetto di fornire umilmente alcuni consigli per l’uso:
- 1) Scegliete prima il partito e poi decidete la persona (proprio cosi!)
- 2) diffidate da coloro che non sono d’accordo in nulla con il programma della lista che li ha candidati
- 3) cercate di capire se i candidati prima di essere tali hanno fatto qualcosa di importante nella vita e/o nella politica che possa spiegare la loro ambizione di rappresentarvi
- 4) mettete alla porta chi promette che vi troverà un lavoro
- 5) applicate alle “promesse” la formula con la quale si stabilisce l’effettivo ammontare della liquidazione: in sostanza più è rilevante la promessa e tanto più alta dovrà essere la tara che dovrete fare
- 6) le campagne elettorali sono come le feste di matrimonio: si spende sempre di più delle previsioni ma non essendo una festa privata è vostro diritto, per legge, sapere la verità
- 7) siamo a ridosso del voto e se scoprite una mela marcia buttate via il cestino: non accontentatevi di sentirvi dire che c’è capitata per caso. Diversamente sulla bilancia del risultato farà comunque peso
- 8) i candidati più sono di lungo corso e più meritano attenzione. Infatti, se davvero bravi sono una garanzia, ma se sono scampati al tsunami di questi anni solo perché più furbi dovrete provvedere voi
- 9) siate più benevoli con le candidate: di norma hanno comunque faticato per riuscire ad arrivare alla vostra attenzione
- 10) dopo aver letto le istruzioni non andate al mare.
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