PISTOIA. “A mmari a mmanu ri Ddiu”. Fossi uscito qualche ora fa avrei aperto il pezzo con l’invocazione del pescatore siciliano che inizia la giornata gettando le reti e confidando in Dio. Molta incertezza, infatti, fino a poco fa destava grande preoccupazione negli ambienti della pallacanestro pistoiese.
Improvvisamente, nonostante non più tardi di ieri sera “La Provincia di Varese” continuasse a dare per sicuro l’approdo di Iozzelli in terra lombarda, il Giulio Cesare “de noartri” ha smentito tutti ed ha confermato la volontà di continuare una storia di grande amore con il Pistoia Basket.
Un grosso sospiro di sollievo ed una soddisfazione talmente forte che verrebbe da sbilanciarsi nel dire che salvezza sarà anche nella prossima stagione. Tuttavia, conoscendo la scaramanzia che tradizionalmente è propria di tutti gli ambienti sportivi, dovrò tenere un profilo più basso fingendo che questo non sia il più importante colpo di mercato che la Tesi Group potesse mettere a segno, viste le capacità professionali e relazionali dimostrate sul campo dal ds.
Maltinti nei giorni scorsi aveva detto, molto correttamente, che Pistoia avrebbe dovuto essere una scelta e non un ripiego. Le parole con cui Iozzelli ha comunicato la propria decisione chiariscono che l’interessamento di Varese è stato forte e concreto ed il fatto che, nonostante il blasone e l’innegabile fascino dei lombardi, Giulio abbia deciso di restare non può che essere una grande soddisfazione e dare fiducia a tutti i tifosi.
Adesso si aspettano le scelte di Paolo Moretti. Nelle ore scorse il coach ha voluto chiarire che il suo destino e quello del ds non sono necessariamente intrecciati, nonostante i due abbiano lavorato egregiamente ed in sintonia per molti anni. Rileggere queste parole oggi che, inaspettatamente, Iozzelli ha deciso di non cambiare aria fa un effetto decisamente diverso rispetto a ieri.
Probabilmente il coach sta aspettando di capire cosa succederà a Reggio Emilia. I bene informati, inoltre, sussurrano che Paolo abbia una clausola che gli permette di recedere entro fine giugno, quando la post season sarà finita, ma l’auspicio di tutti è che si possa far chiarezza molto prima.
L’impressione è che Moretti ancora non riesca a convincere le squadre che puntano al colpo grosso e che abbia uno stipendio troppo alto per il budget delle società medio-piccole, ma più probabilmente la partita è ancora tutta da giocare anche su aspetti che non verranno mai resi pubblici. Forse avrà un peso importante anche le condizioni poste per poter gestire al meglio la crescita del figlio Davide, chissà. Staremo a vedere.
Nel frattempo è possibile divertirsi col basket giocato guardando le finali nazionali U19, che Pistoia ha cominciato da protagonista, superando col punteggio di 68-54 Biella (18 punti di Moretti e Severini, 9 di Mastellari) ed imponendosi per 68-52 contro Bergamo. Prossimo ostacolo, i boysinred di Milano. Una grande stagione, quella delle giovanili biancorosse, che però ha costretto la società ad un investimento talmente importante che al bar sport gira voce si stia riflettendo se ne è valsa la pena.
La risposta è sì, molto nettamente. I biancoazzurri retrocessi del 1999 furono costretti a vendere il titolo proprio perché, non avendo investito tempo e risorse nel settore, non ci furono le condizioni per ripartire. Una U19, piuttosto che una U17, competitiva è la garanzia che, se proprio tutto dovesse andare male, almeno si cade in piedi e c’è una piccola possibilità di non scomparire di nuovo. Non voglio credere, dunque, a queste voci che girano.
Forza ragazzi, il titolo è ad un passo. Provateci.