PISTOIA. La pista ciclabile del viale Arcadia è come la vita.
Comincia e finisce nel nulla. È piena di alternative e imprevisti, attraversamenti e ostacoli, stop al rosso e qualche scalino: per quanto ci si investa, il risultato è sempre difficile da raggiungere.
Come spesso la vita, anche quella pista ciclabile potrebbe essere bellissima ma da un certo punto in poi prende una brutta piega…
Eppure, i muri, basterebbe abbatterli se non si è in grado di tenerli in piedi decentemente: agire con decisione non vuol dire mancare di rispetto. Ne guadagnerebbe la vista, tra l’altro, più ampia, libera e luminosa. Sull’Arcadia come nella vita.
Eppure la pista con i platani in mezzo è ancora lì a monito per le generazioni future…
Insistere su quel tema sembra quasi un atto mancato o lapsus d’azione, secondo cui si vorrebbe fare una cosa e invece se fa un’altra. Assolutamente diversa.
E a Pistoia questo accade da 70 anni. Quasi un destino di onanismo allo stato puro.
Buon giorno Paola, le confido un segreto…è un x-files del Comune. Il Platano che in modo maleducato si permette di stare in mezzo alla pista ciclabile da lei ben fotografato è un Platano Picchiatore…si, si, quello di Henry Potter. Quindi occhio ciclisti, quando ci passate mi raccomando deferenti, silenziosi e sopratutto evitate di chiedergli come sia finito lì dalla brughiera scozzese e se ha fatto pace con Ron e Henry (l’ultima volta che si sono visti i due screanzati gli sono volati letteralmente addosso con un’auto stregata…). Potrebbe incavolarsi di brutto.
Massimo Scalas
😉