VISITE NEL PADULE DI FUCECCHIO E SUL MONTALBANO

Pietramarina abbazia San Giusto (foto Andrea Innocenti)
Pietramarina, Abbazia San Giusto [foto Andrea Innocenti]
CASTELMARTINI. Proseguono anche nel mese di giugno le visite guidate organizzate dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio nell’area umida e negli ambienti naturali vicini; aumentando le temperature, le escursioni iniziano a spostarsi in collina, sul Montalbano e nella Valleriana.

Domenica 21 giugno (ore 8:30-11:30) è in programma l’ultima visita primaverile nell’Area Righetti, che costituisce la parte più settentrionale della Riserva naturale del Padule di Fucecchio e conserva elementi di grande interesse paesaggistico e naturalistico; qui nidificano alcuni rari passeriformi dei canneti, come la salciaiola e il forapaglie castagnolo, e si hanno le nidificazioni coloniali (garzaie) di varie specie di aironi e del cormorano.

Proprio per questo è possibile visitarla solo in compagnia di guide esperte, che sappiano come ridurre al minimo ogni disturbo alla flora e fauna protette.

Ricca di elementi arborei (vari filari e una vecchia pioppeta naturalizzata), l’Area Righetti ospita anche uccelli non acquatici, ma favoriti da ambienti di pregio disposti a mosaico, come il rigogolo, il picchio verde, il raro picchio rosso minore e il lodolaio.

Altro aspetto di rilievo sono le fioriture spettacolari, che si alternano da marzo a luglio: dai ranuncoli alla camomilla, dall’iris di palude alla salcerella. Le fioriture attraggono molte specie di farfalle, fra le quali, oltre alle comuni vanesse, si possono incontrare anche specie rare e protette, come la Polissena, la Licena delle paludi e l’Apatura minore.

Pietramarina lecceta (foto Andrea Innocenti)
Pietramarina, lecceta [foto Andrea Innocenti]
Domenica 28 giugno (ore 8:30-11:30) si visita invece l’Area naturale protetta di Pietramarina, collocata lungo la dorsale del Montalbano, che unisce ai valori paesaggistici e naturalistici le testimonianze di una storia che attraversa varie epoche; all’interno di un secolare bosco di lecci trovano spazio importanti ritrovamenti archeologici di origine etrusca, oltre ai resti di edifici di epoca medicea, legati alla gestione del Barco Reale di Artimino, come il Casino dei Birri.

La lecceta di Pietramarina è quello che rimane dell’antica selva che un tempo doveva ammantare tutto il Montalbano, ed ospita piante di notevoli dimensioni, difficili da trovare in Toscana, oltre ad un popolamento monumentale di agrifoglio con esemplari che arrivano anche a 20 metri di altezza.

A completare questa eccezionale stratificazione di valori, ai piedi del Monte Pietramarina si trova l’abbazia cluniacense di S. Giusto (XI secolo), notevole testimonianza di stile romanico, mentre sul poggio è possibile osservare il “Masso del diavolo”, così chiamato per i segni misteriosi incisi sugli scalini; bellissimo anche il panorama che abbraccia la Piana, l’Appennino pistoiese, il Valdarno e, nelle giornate più limpide, si apre fino a mare.

Il percorso ad anello, della lunghezza totale di circa 5 km e con un dislivello in salita di circa 200 metri, non presenta particolari difficoltà tecniche, ma sono necessari scarponcini da trekking e una buona scorta d’acqua.

Per la partecipazione alle visite è richiesta una piccola quota di partecipazione; informazioni presso il Centro Rdp Padule di Fucecchio (tel. e fax 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it ) o sulla pagina www.paduledifucecchio.eu.

[centro rdp padule]

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