CICLABILE DELL’ARCADIA: SCADENTE, MAL ESEGUITA E SENZA UN DIRETTORE DEI LAVORI

Lavori mal eseguiti della pista ciclabile in Viale Arcadia.1
Lavori mal eseguiti della pista di Viale Arcadia. 1

PISTOIA. Sarà perché Pistoia è talmente piccola che si gira bene anche a piedi, ma è inspiegabile comunque perché debba gravare sulla città una sorta di “maledizione” che investe ogni volta i penosi tentativi del Comune di realizzare delle piste ciclabili decenti.

Ne abbiamo viste di tutti i colori negli anni, ma speravamo che si fosse invertita la tendenza, o almeno così ci avevano promesso.

Purtroppo da addetti ai lavori non possiamo abboccare ai proclami dell’Ufficio Stampa del Comune e credere che ci abbiano regalato un bel tratto realizzato a regola d’arte (vedi comunicato) e così siamo andati a vedere…

Le parole non bastano a descrivere nel dettaglio quanto di sconvolgente e insieme di ridicolo abbiamo trovato percorrendo questo tratto dall’inizio alla fine e c’è da aver paura per quello che ancora potrà esser fatto nel giardino di San Michele in Forcole.

Lavori mal eseguiti della pista ciclabile in Viale Arcadia.2
Lavori mal eseguiti della pista di Viale Arcadia. 2

Ci aiuteremo quindi con alcune foto in cui sono evidenziati alcuni vizi individuati, che difficilmente ci potremmo immaginare presenti tutti insieme in una sola opera, che sembra eseguita senza un progetto, quasi “a sentimento” (link alle foto 1 e 2) e sicuramente senza un’attenta sorveglianza.

Cose che un “mediocre” direttore dei lavori non si permetterebbe mai di lasciar passare (e quindi pagare al cliente), ma che si sa, nel pubblico, si possono eccome lasciar passare… Tanto a pagare sono i cittadini!

E non ci meravigliamo allora però se in tutto il cantiere non c’è traccia di un cartello lavori… Chi mai vorrebbe prendersi la responsabilitá di quest’opera di scadente qualità che, tra l’altro, costa circa 1000 €/ml (metro lineare – n.d.r.)? L’unico documento presente nell’area è questo cartello (in foto), da cui si evince il totale della spesa: 624.274,90 €.

Il cartello con le indicazioni del Comune
Il cartello con le indicazioni del Comune

Vorremmo proprio sapere, invece, oltre secondo quale progetto, il nome di chi ha diretto e dirige per conto del Comune questi bei lavori di classe e se intenderà saldare alla ditta il conto senza obbligarla prima ad eseguire i lavori secondo la buona vecchia e disusata “regola d’arte”.

Quello che preoccupa, oltre alla rabbia di soldi spesi male (e quanti sono!), è che un comune che si fa bello dei Dialoghi sull’Uomo con cui dice di voler acculturare le masse, non si renda conto che parallelamente fomenta l’incultura e la mediocrità di adattarsi al meno peggio… Meglio non avere una pista o averne una pietosa?

E poi: se è vero che per la Soprintendenza questa pista o parte di essa è provvisoria, lo saranno anche i soldi dei cittadini o quelli una volta spesi chi li rivede?
A caval donato non si guarda in bocca, ma qui il cavallo è pagato per intero!

Gruppo spontaneo Architetti responsabili


Scarica foto:

Viale Arcadia 1

Viale Arcadia 2

Viale Arcadia 3

Viale Arcadia 4

Viale Arcadia 5

Print Friendly, PDF & Email

12 thoughts on “CICLABILE DELL’ARCADIA: SCADENTE, MAL ESEGUITA E SENZA UN DIRETTORE DEI LAVORI

  1. Giovedì mattina ho percorso a piedi, insieme al Platano Picchiatore il tratto dalla Fortezza al semaforo di S.Agostino. In realtà eravamo commossi, una pista ciclabile senza alberi nel mezzo, senza auto parcheggiate di traverso, separata dal percorso pedonale…un sogno. Anche noi abbiamo notato la scarsa cura delle finiture e ci siamo detti che si poteva fare meglio. Sulle messe a terra mi auguro che sia dovuto al fatto che i lavori non sono terminati…spero….
    Massimo Scalas
    PS. Al semaforo di S.Agostino, percorso ciclabile e pedonale si riuniscono: se restavano separati, e poteva tranquillamente essere fatto, era molto meglio e logico.

  2. La cosa più bella è che in viale Arcadia la pista ciclabile c’era già, lo sanno tutti i pistoiesi, anch’io la percorrevo regolarmente, esattamente sullo stesso percorso di quella in asfalto rosso, arrivava fino al ponticino sulla Brana, andava benissimo com’era, ma volendo strafare, sarebbe bastato una ripulita, a costo quasi zero.. perché allora tanto spreco?

  3. no dai….non era una pista ciclabile….era uno sterratino un po così….bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare….questa è davvero una pista ciclabile: ha il grande pregio di essere fatta con il giusto materiale e di essere separata dal percorso pedonale…poi ovviamente poteva essere rifinita meglio…ma non c’è paragone con prima e con le altre piste presenti in città. Piuttosto sarebbe bello che completassero con un percorso che costeggi le mura sud e ovest, che venisse data una sistemata a quella sul Viale Adua che così com’è fa ridere e che se ne facessero altre che a raggiera si connettessero a quelle lungo le mura. Un sogno.
    Massimo Scalas

    1. Con quello che è costata poteva essere rifinita in oro. Come al solito le piste ciclabili sono progettate da chi non va in bicicletta, in 700 mt. la pista è interrotta 3 volte con strade di grande percorrenza, non si sono fatti mancare neppure il semaforo. Se la pista fosse stata realizzata sulla parte interna del viale si sarebbero evitate. Non solo è mancato il diretore dei lavori ma anche il progettista. E le stelle stanno a guardare.

  4. Il problema di fondo è che davanti ad una opposizione politicamente corretta e quindi inefficiente, esiste un gregge di gente che sbandiera la propria tessera di appartenenza al PD, lo critica, lo sputtana ma cotinua a votarlo. Vedi le ultime regionali……Se questi asini, invece di ragliare, cominciassero a calarsi un poco in terra………………

  5. Bene, Bonacchi! Concordo, magari per motivi assai diversi, sul giudizio verso questo P.D, e neanch’io a questo giro lo ho votato. Ma poi? Sulla opposizione “politicamente corretta” ognuno ha le sue idee e non entro nel merito. Per il resto, una parte dell’opposizione, più che inefficiente è complice sulle cosiddette “grandi scelte” (alludo in particolare a quella forzitaliota) ed in ogni caso, spesso assente dal dibattito fino ad un mese prima delle elezioni, per poi tornare ad essere assente subito dopo. E’ così che si spiega il fatto che poi, alla fine, in tanti, pur mugugnando tornano a votare P.D. Semplicemente perché non riescono ancora a vedere all’orizzonte una vera alternativa.
    E secondo me, chi ha ritenuto che l’alternativa fosse la Lega, improvvisamente arrivata al 20% in Toscana, ha sbagliato ancora di più che a votare P.D.
    Piero Giovannelli

  6. L’opposizione a Pistoia ha sempre dato l’idea di puntare più alle briciole che cadono dal tavolo…ma per tornare all’argomento, io non sono così d’accordo con quanto è stato scritto. Ripeto che di sicuro poteva essere rifinita meglio, molto meglio, ma non vi è dubbio che trattasi di vera pista ciclabile. Quanto a farla sul lato interno del viale, si scansava un semaforo, ma si prendevano tutti i passi carrabili e comunque anche sull’altro lato ci sono un paio di strade che entrano sul viale…anzi, se non ricordo male ci sono parecchie intersezioni su quel lato. Dove, come in Olanda o Danimarca, le piste sono cose serie, si fanno spesso al centro della carreggiata tra due jersey protettivi, ma sono altri spazi e altre tipologie di strada, da noi, dato l’impianto medievale-rinascimentale delle nostre vie, dove le strade sono comunque o strette o piene d’intersezioni, doversi fermare ad un semaforo mi sembra praticamente inevitabile. Sono percorsi cittadini: diverso sarebbe se il percorso fosse extraurbano, dove si possono fare delle piste anche lontane dalle strade “automobilistiche”.
    Massimo Scalas

  7. Caro massimo l’unica cosa su sui siamo d’accordo è l’opposizione e le briciole, per quanto riguarda la pista ciclabile meglio lasciare perdere. Si può parlare di arredo urbano, di sistemazione del verde ecc. ma non di pista ciclabile. Non condivido neppure il tentativo di spostare l’attenzione su questini diverse. La pista ciclabile costata oro, i lavori sono tirati via, non è stata progettata e diretta per il corrispondente valore, si parla di 1000€ al metro. Le foto sono chiare, piante messe a dimora tra i calcinacci ecc. Non solo le stelle sono stanche di guardare ma tra poco anche le mura lo saranno. Non importa andare in Danimarca, per vedere una pista ciclabile, da Montale si va fino a Vaiano seguendo una vera pista ciclabile.
    Pertanto o è possibile realizzarla oppure la si fa in posti diversi, gli aborti restano aborti, averli fatti con il contributo della Comunità europea non li giustifica, sono nostri comunque.

  8. Antonio…rispetto il suo punto di vista, e non voglio fare una polemica oziosa, ma d’altro canto il mettere in rilievo problemi oggettivi legati alla conformazione delle strade cittadine non mi sembra un ” tentativo di spostare l’attenzione su questioni diverse” (che non me ne viene niente) quanto al contrario di stare sul punto da Lei posto in evidenza col suo post: possiamo accusare l’esecutore dei lavori di non aver curato le finiture, ma non possiamo addebitargli il fatto che sul Viale confluiscono varie strade laterali. Non si può paragonare una ciclabile urbana ad una extra urbana come quella che cita Lei e d’altro canto se mi vuole illustrare come evitare le intersezioni su una strada come è il viale Arcadia sono pronto a ricredermi. Le faccio notare che questo problema c’è su entrambi i lati. Non è questione di opinioni, ma di oggettivi problemi urbanistici: o la pista la fai sul lato destro e trovi le intersezioni con altre strade o la fai sul sinistro e le trovi ugualmente o non la fai (ma allora vuol dire che in città, in nessuna città italiana o estera di impianto medievale non le fai e basta e io che ho bambini piccoli sono ben felice di non rischiare di vedermeli arrotati…): io sono dell’idea che hanno fatto benissimo a farla e spero che sia parte di un progetto organico che comprenda anche le mura sud, e ovest. Potevano farla meglio? Senz’altro, ma questo non è un buon motivo per lasciare tutto com’era (che faceva pena).
    Buona notte
    Massimo Scalas

    1. Massimo … se per te, il vicolo Arcadia è uguale al Viale Arcadia e via Argonauti è uguale a via Enrico Fermi ……. non ho più parole ma solo un consiglio da darti: fai attenzione ai bambini piccoli.

  9. Antonio…sono ancora in attesa che Lei mi illustri come fare la pista ciclabile sul viale Arcadia (si parla di quella pista ciclabile vero? L’oggetto dell’articolo è quello giusto?…) senza avere intersezioni nel mezzo.
    Antonio… parafrasandola…se per lei viale Arcadia è la stessa cosa della tratta Montale-Vaiano….faccia attenzione ai salti logici-consequenziali derivati dal “partito preso” e dalla sindrome “della questione personale e di principio”. Spesso causano bruttisssime cadute di razionalità e, in casi estremi possono portare alla paralisi cerebrale
    Resto in fiduciosa attesa…ha tempo fino ad agosto per illustrare il suo progetto e dimostrare quello che ha affermato nel suo primo post. Infatti da domani sono al mare in panciolle e senza PC ma con tanti buoni romanzi (Che mi dice di Michail Bulkagov?Penserei di iniziare da “Il maestro e Margherita” e poi passare a Kafka con “Il Processo”…saranno poco estivi?…mah!…proviamo…), fino alla fine di luglio. Quindi animo e buona estate a Lei e agli altri lettori
    Un abbraccio e mi raccomando: continui pure a darmi del Lei, almeno fino a quando non le offrirò un caffè al bar.
    Massimo Scalas

Comments are closed.