BUGGIANO. Movimento 5 Stelle: Nessuna notizia fuorviante né tanto meno propagandistica, solo semplice cronaca dei fatti e trasparenza. I dati forniti dall’amministrazione sono confusi e al momento dell’approvazione in consiglio comunale mancano i documenti.
Il Movimento 5 stelle, da quando è entrato a far parte del consiglio comunale di Buggiano, ha fatto della trasparenza il primo obiettivo da rispettare. Quindi il consigliere Simone Giovannini ha sempre fatto in modo di rendere conto ai cittadini di ciò che accade in comune, cosa che non avviene puntualmente da parte dell’amministrazione.
Di fatto, spesso, i cittadini vengono a conoscenza delle situazioni solo a cose fatte, per loro stessa denuncia. L’amministrazione non solo procede in modo scorretto ma denigra l’operato del M5S che si muove in modo trasparente.
La vicenda della società di riscossioni è apparsa fin dall’inizio abbastanza confusa. In primis il documento del contratto, o bozza che dir si voglia, non è stato reso disponibile ai consiglieri di opposizione, tant’è che il consigliere Giovannini, in vista del consiglio, si è recato negli uffici a chiedere delucidazioni, ricevendo spiegazioni non complete, per le quali veniva riferito di obiettivo di riscossione 50% con tariffa di servizio 30%.
La sera del consiglio il contratto non era ancora presente. Non conoscendo dati chiari e non avendo avuto la possibilità di capire di che tipo di contratto si trattasse, i consiglieri di opposizione si sono astenuti dalla votazione… cosa avrebbero dovuto votare?
Il Movimento 5 stelle metteva in evidenza le numerose anomalie che presentava la questione ma anziché rimandare la discussione, la maggioranza procedeva ad approvazione, agendo in modo decisamente irregolare.
Durante il consiglio comunale, sono stati dichiarati verbalmente alcuni dati, risultati diversi rispetto ai dati riportati sul contratto stesso nel quale mancavano anche alcuni riferimenti. La discussione è stata completamente omessa nel verbale della seduta, per cui risulta impossibile risalire a quanto dichiarato.
Dietro richiesta, in un secondo momento è stato finalmente inviato il contratto ai consiglieri. Se fosse stato consegnato regolarmente il documento inerente e se tutto fosse stato chiarito con dettagliate spiegazioni non ci sarebbero stati fraintendimenti e non sarebbe stato necessario inviare un’interrogazione da parte del M5S. Interrogazione presentata il 27 maggio con risposta in data 15 giugno.
Dalla risposta ufficiale pervenuta, si può notare che i dati e le spiegazioni sono stati riferiti in modo incompleto e frettoloso, per stessa ammissione dell’impiegato. Questo fatto accaduto è piuttosto grave anche se sminuito dalla maggioranza.
Si è trattato di una vera e propria forzatura procedurale: questo tipo di azioni è inammissibile e non aiuta certo a fare chiarezza. Da ciò si evince la deriva autoritaria sulla quale siamo avviati. Dietro la facciata della democrazia si nasconde di fatto uno strumento, come il consiglio comunale, vuoto e inutile.
Laddove si dovrebbe creare la discussione, aprendo un confronto sui punti che riguardano il paese e gli interessi di tutti i cittadini, di fatto ci sono decisioni già prese. In effetti mancano veri incontri, tavoli o commissioni dove un argomento si potrebbe davvero trattare e discutere raggiungendo, in modo costruttivo, soluzioni condivise.
Inoltre in molte occasioni i consiglieri di minoranza si trovano a veder consegnata la documentazione inerente solo al limite del tempo previsto, con ridotta possibilità di esaminare. Tutto regolare si potrà dire. Ma se le cose non funzionano le regole si potrebbero anche rivedere.
Pare evidente che questo non sia il modo più giusto di procedere. Se ci fosse la reale volontà di collaborare o rendere partecipe il resto del gruppo consiliare, come sarebbe giusto che fosse, lo si farebbe in modo diverso, più corretto.
Movimento Cinque Stelle Valdinievole