LA PRIMA GUERRA MONDIALE DEI CONTADINI PISTOIESI

La casa di Zela
La casa di Zela

QUARRATA. Due giorni dedicati ai soldati, per lo più contadini, che partirono da Quarrata e da Pistoia per il fronte della prima guerra mondiale. Sono proposti dal Museo di Casa di Zela, a Caserana, con tre distinte manifestazioni.

Sabato 27 giugno, alle ore 11, viene inaugurata nel fienile del museo un’installazione sulla volontà dei soldati di mantenere, a ogni costo, un contatto con la famiglia e il paese. Alle 21, sull’aia, i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo statale “Mario Nannini” di Vignole presentano “Racconti di legalità”. Domenica 28, alle 21, sempre sull’aia, si svolge la visita-racconto “Schegge di vita”.

Il programma ha il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Masiano e la collaborazione del Comune di Quarrata.

Speriamo presto finisca tutto. Scrivere in trincea. L’installazione nel fienile

“Speriamo presto finisca tutto”. Scrivere in trincea, è il titolo dell’installazione allestita nel Museo di Casa di Zela. Lo spazio del fienile è stato trasformato in un ambiente che ricorda un fenomeno per molti versi inaspettato in un paese che aveva ancora il 38% di analfabeti.

Migliaia di soldati, per lo più scarsamente alfabetizzati, presero a scrivere tra il fango delle trincee e i sassi del Carso. Cartoline, lettere, diari, taccuini.

Qualcuno come Michelangelo Belli, un contadino di Caserana, venderà la sua razione di pane per poter inviare un telegramma a casa. Il diario che scrisse, fino a quando riuscì ad avere la carta, è esposto ora nell’installazione insieme a lettere di Marino Giacomelli, caduto in battaglia a Zenson di Piave, e di altri soldati di Quarrata e di Pistoia.

Testi di tenore diverso accomunati dall’intenzione di rassicurare i familiari a casa. Tra questi anche il brano di una lettera censurata di un soldato pistoiese.

Oltre alle lettere sono presenti foto, penne d’epoca e oggetti provenienti dalla collezione di Ernesto Franci, conservata nel museo, e da collezioni private.

“Abbiamo scelto il legno come materiale caldo e semplice, in grado di evocare la povertà della trincea e di rifuggire da ogni rischio di spettacolorizzazione”, dicono al museo nel presentare l’opera.

Racconti di legalità

I ragazzi e le ragazze della scuola media “Mario Nannini” di Vignole hanno rielaborato, attraverso le memorie familiari, la prima guerra mondiale e la storia dei diritti e dei doveri. Lo hanno fatto con linguaggi diversi e in forme che vengono presentate sabato 27 giugno, alle 21, sull’aia di Casa di Zela. Nel corso dell’incontro, che si conclude con una pizza al chiar di luna, Alessandro Rapezzi leggerà brani di diari sulla fame nei campi di prigionia.

Schegge di vita. La visita-racconto nell’aia

Le parole dei soldati, quelle che hanno scritto e quelle che hanno udito o cantato, e gli oggetti con cui hanno convissuto in trincea, compongono “Schegge di vita”, la visita-racconto che si svolgerà sull’aia domenica 28 giugno, alle 21. A condurla, con la regia di Gloria Giusti, saranno alcuni narratori, musicisti della banda “Giuseppe Verdi” di Quarrata e componenti del coro di San Biagio di Pistoia. Il pubblico attraverserà un tunnel con le stesse misure di una trincea di prima linea.

La visita propone un racconto che ci avvicina alle storie di quei soldati contadini che costituirono la maggioranza dell’esercito italiano e che la guerra fecero e subirono.

Apre la serata un’azione teatrale della terza classe della scuola media “Bonaccorso da Montemagno” di Quarrata.

[casa di zela]

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