FIRENZE. Aiutare a formare le donne del Mali per contribuire a costruire un primo tessuto economico del Paese africano. Con questo obiettivo nasce a Firenze l’associazione nazionale ‘Cuore del Mali Onlus’ che presenterà il suo primo progetto dal titolo “Donne imprenditrici del Mali” martedì 7 luglio in occasione di una cena di beneficenza organizzata allo Chalet Fontana.
Il Progetto persegue l’obiettivo generale della riduzione della povertà nel territorio del Mali, partendo da un intervento su 50 donne residenti nell’area di Bamako, intervento che si sostanzia nella educazione ad una maternità consapevole, nella creazione di piccole attività imprenditoriali e nella formazione professionalizzante in materia di microcredito e di gestione di micro-imprese.
L’iniziativa vuole essere indirizzata alle donne per il ruolo decisivo che svolgono nelle attività produttive, nella salute e nella cura della famiglia (igiene, alimentazione ed educazione dei figli) proprio perché l’associazione crede siano il volano per lo sviluppo della comunità e, di conseguenza, dell’intero Paese.
La serata, organizzata allo Chalet Fontana, permetterà di presentare non solo il progetto, ma vedrà la partecipazione di esponenti della comunità locale che racconteranno la situazione del Mali e metteranno in scena uno spettacolo di danza etnica nel rinnovato anfiteatro nel giardino dello Chalet.
“Cominciamo con questa esperienza con molto entusiasmo e con molto speranza – spiega Antonella Giachetti, tesoriera dell’associazione “Cuore del Mali Onlus” – In questi mesi parliamo e leggiamo molto sulla questione immigrazione e di come è necessario intervenire per ‘risolvere’ il problema.
“Mentre cerchiamo di affrontare nel modo migliore la sempre maggiore affluenza di migranti, crediamo che sia necessario cominciare a lavorare con interventi strategici mirati, attuati direttamente in loco, in grado di mettere le persone in condizione di poter decidere se rimanere nei luoghi natii, creando opportunità stabili, concrete e durature.
“In questo momento la scelta per molti di loro appare obbligata e difficilmente si trovano in condizione di avere reali alternative ed è in questo senso che abbiamo deciso di ‘investire’ sulle donne, perché siamo convinti che, se adeguatamente formate ed aiutate, possono davvero determinare l’avvio di un nuovo sistema economico, capace di migliorare le condizioni economiche e sociali del loro Paese”.
[lorenzo galli torrini]