SERRAVALLE-CASALGUIDI. Elena Bardelli (Fdi-An) scrive:
Alcune settimane fa la sottoscritta, mediante interpellanza a risposta scritta, ha interrogato il Sindaco sulle condizioni e sul corretto utilizzo del campo da gioco adiacente al giardino pubblico di Viale Europa.
Il campetto versa in un evidente stato di incuria: la rete di recinzione si presenta danneggiata in più punti con fessure e tagli evidenti; il pavimento è imbrattato di scritte con vernice colorata; è sparito il cesto del tabellone del basket.
Nonostante che un grosso cartello vieti il gioco del calcio al suo interno e che sia previsto un ben preciso orario di accesso (9-20), lo spazio risulta sempre accessibile ed è diventato luogo di ritrovo di alcuni gruppi di ragazzi, che nel pomeriggio vi giocano a calcio, vi bivaccano e fanno merenda, sporcando e lasciando ovunque cartacce e lattine.
Nell’interrogazione la sottoscritta poneva ben precise domande: chi abbia la mansione di aprire e chiudere il campo all’orario prestabilito; chi abbia il compito di pulire; se a qualcuno sia affidato l’incarico di sorvegliare sul rispetto degli orari, sulla pulizia e sul corretto utilizzo dello spazio; in caso negativo, se vi sia l’intenzione di individuare una figura con questo compito; se, quando e come l’Amministrazione intenda intervenire per risistemare il campo, ripristinando le condizioni ottimali per il suo utilizzo secondo le finalità a cui è stato destinato.
Eludendo accuratamente le domande, il Sindaco si è limitato a dire che “il campo in oggetto, al tempo della sua progettazione, fu concepito come uno spazio libero dove si potessero svolgere attività sportive, al di fuori delle attività messe in campo dalle società sportive”; che “è frequentato da ragazzi che lo usano di norma per giocare al calcio”, ma che “tale uso non fa venire meno lo spirito iniziale con il quale era stato progettato lo stesso”.
Alla sottoscritta pare che lo spirito iniziale sia quello del cartellone posto sulla rete, che definisce il campo come spazio polifunzionale e che vieta espressamente il gioco del calcio al suo interno. Per cui l’attuale uso viola eccome la finalità originaria.
Altrimenti che valore vogliamo dare alle indicazioni cartellonistiche del Comune? Ci sono per bellezza o decoro dell’ambiente e delle strutture? Nel testo di risposta il Sindaco, confermando gli atti vandalici a danno dell’impianto, precisa poi che la manutenzione è “di competenza del Comune”, senza specificare chi si occupi della pulizia, del controllo degli orari, della sorveglianza e senza dichiarare se, nel caso non ci sia nessuno con questo compito particolare, vi sia l’intenzione di creare un figura apposita.
Se la manutenzione è a carico del Comune, l’amministrazione non si preoccupa quindi di assumere le misure necessarie per evitare e punire tali atti di inciviltà? Cosa aspetta per intervenire? Che il campetto sia completamente raso al suolo?
La conclusione è alquanto grottesca: “Certo è che l’uso improprio, il reiterarsi di atti vandalici, la maleducazione e le noie per il vicinato consigliano una riflessione approfondita”.
Tutto quello che sa fare il Sindaco è una riflessione. E che cosa ci sarebbe da riflettere, dal momento che i continui danneggiamenti sono sotto gli occhi di tutti e i cittadini si lamentano?
La mancanza di una presa di posizione e di soluzioni concrete al problema è grave, perché non fa che incoraggiare gli atti vandalici.
Possiamo considerare questa una risposta adeguata ed esauriente? Purtroppo si può solo dedurre che per questa amministrazione le questioni della sicurezza e del decoro urbano non sono certo delle priorità, anzi, rappresentano solo un peso, in quanto si rimane indifferenti e inerti perfino davanti all’evidenza dei fatti e della necessità di intervento.
Elena Bardelli
Consigliere Fdi-An