BUGGIANO. Il Movimento 5 Stelle vuole chiarire ai cittadini le ragioni della presa di posizione in Consiglio Comunale. Le critiche mosse all’Amministrazione non sono da inquadrarsi in una pratica di demagogia, (termine rispolverato dal Pd quando non vuole dare risposte) ma sono basate su concrete problematiche.
Il M5S ha chiesto più volte, dall’insediamento di questa giunta, la modifica dello Statuto (corretto a settembre 2014 e mai portato in approvazione) e del Regolamento, che ora prevede solo tre giorni tra la convocazione e il consiglio comunale stesso. Questo impedisce all’opposizione di accedere in tempi utili alla documentazione e quindi di studiare gli argomenti.
Ad esempio la convocazione dell’ultimo consiglio riguardava ben 16 punti dell’OdG e con i tempi ristretti previsti e centinaia e centinaia di pagine di documentazione non è stato possibile approfondire. Il consigliere Giovannini, con il suo intervento e l’abbandono dell’aula, ha voluto dare un segnale al nostro primo cittadino invitandolo ad attuare un cambio di rotta.
Se ci fosse davvero l’intenzione di ricevere il contributo delle minoranze si procederebbe attuando veri cambiamenti a quel sistema che invece vede sempre l’esclusione delle stesse. Alla fine il consiglio si rivela uno strumento vuoto e inutile. Si arriva in consiglio ad approvare delibere già decise, contratti già concordati, punti all’ordine del giorno già convenuti dalla maggioranza che ignora l’idea di una minima concertazione con le minoranze. Non ci sono tavoli, non ci sono commissioni.
Quest’amministrazione è arrivata addirittura a bypassare gli iter burocratici e le regole. Solo qualche esempio:
- la convocazione del consiglio è datata 20 giugno e porta il protocollo 19 giugno, quindi antecedente, come è possibile?
- l’approvazione dell’affidamento delle riscossioni coattive, ad una società, è avvenuta con la totale esclusione dei consiglieri di opposizione che senza documenti e dati, non hanno potuto votare.
- le cartelle della Tari sono state emesse senza l’approvazione delle aliquote in consiglio e con errori nella dicitura. Il consigliere del M5S ha inoltre chiesto che i cittadini fossero maggiormente coinvolti ed informati: il sito del Comune spesso non è aggiornato e la convocazione di quest’ultimo CC non è stata pubblicata nella home page.
Se finora queste cose sono sembrate normali, e non lo sono, adesso sono proprio i cittadini a chiedere un cambiamento. Non è possibile pensare di portare avanti la gestione dell’interesse pubblico e del patrimonio comune, con decisioni riservate a poche persone nel palazzo. Il consiglio è formato dalla maggioranza e dalle minoranze, queste ultime rappresentative di quei cittadini che le hanno votate.
Democrazia vorrebbe che queste minoranze fossero considerate e messe nelle condizioni di contribuire. Ma fino ad ora non c’è stata la volontà di farlo. Stupisce l’atteggiamento di Bonelli e Zei (opposizioni) che anziché denunciare le stesse difficoltà oggettive riscontrate, difendono il sistema. Soprattutto Bonelli, che dovrebbe rimanere leale alla propria opposizione, da quando è presidente del consiglio si è praticamente appiattito sulla maggioranza.
È necessario un cambiamento nel rispetto di tutti i cittadini che, a prescindere da chi abbia vinto, vogliono veder cambiare questo vecchio sistema in cui il sindaco deve dare il primo segnale. L’obbiettivo del M5S, nello spirito democratico e soprattutto nell’interesse del paese, è di arrivare ad avere delle dinamiche di governo innovative, coinvolgendo magari gli abitanti con consulte popolari e consigli aperti.
Movimento 5 Stelle in Valdinievole