CHIUSURA-POSTE, TOGNACCINI SI APPELLA ALLE ISTITUZIONI

Nuovi tagli a danno della gente
Nuovi tagli a danno della gente

MONTALE. A proposito del piano chiusure delle poste Tiziano Tognaccini ha rivolto un accorato appello ai deputati e ai consiglieri regionali pistoiesi nonché ad alcuni sindaci del territorio:

“Ecco quello che meritano le frazioni, le piccole periferie, la collina e la montagna Pistoiese, quelli delle macumbe estive colpiscono di nuovo, quelli che dicevano di non preoccuparsi, quelli che la politica è in grado fare una legge (legge Scaiola), ma non capace di farla tornare nei ranghi, quelli che i politici sono per la privatizzazione selvaggia senza tenere conto dei cittadini e delle necessità delle varie frazioni, quelli che sono stati a guardare soltanto e soltanto si sono allineati, omologati, quelli che non saranno mai più le campagne elettorali a fare decidere con la presenza di tizio o caio, quelli che (gente perbenissimo) si sono dati da fare, incontrandosi per non chiudere gli uffici postali, che hanno raccolto firme, che hanno incontrato sindaci e politici, ma che amaramente hanno appreso dai giornali che Poste Italiane, imperterrita procede con la chiusura degli uffici nella periferia, si ricordiamoci di essere periferici ma non per i tagli.

E noi quelli arrabbiati indignati e adesso anche leggermente inc… chiediamo a quei politici, all’On. Caterina Bini, all’onorevole Edoardo Fanucci, al senatore della Repubblica Vannino Chiti, a Enrico Rossi Presidente, a Marco Niccolai, alla Federica Fratoni, al Massimo Baldi, al Sindaco Bertinelli di Pistoia, al sindaco Ferdinando Betti di Montale, al sindaco Luca Marmo di muoversi, di adoperarsi affinché non vengano disattese le aspettative dei cittadini tutti, che si sa bene quando c’è da tagliare tutti sanno, quando c’è da mantenere e fare si vedono le capacità e le intenzioni.

Tiziano Tognaccini

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IL TORMENTONE

Tormentone

 

SE GLI UOMINI non avessero inventato i politici, come avrebbero fatto per complicarsi la vita?

Con previdenza li hanno creati ed ecco i periodici risultati.

l.f.

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2 thoughts on “CHIUSURA-POSTE, TOGNACCINI SI APPELLA ALLE ISTITUZIONI

  1. Tiziano fa parte di quella politica che si insudicia le mani. Il suo accorato appello io lo raccolgo. Sono una istituzione piccina picciò, ma fin da subito ho seguito con forza la sua, la nostra battaglia contro la chiusura degli uffici postali, anche sul nostro territorio. Devo ringraziarti Tiziano, perché ogni giorno mi insegni molto, con la dignità di un uomo perbene, con quella politica viva, attiva, la politica della potatura degli olivi.

    Federica Sciré (da fb)

  2. Scrivo dal veneto, per motivi familiari e di analisi Ambientali e Amministrazione pubblica ( digitalizzazione e burocrazia ).

    Per rispondere a Tiziano Tognaccini, comincio con una premessa: Abbiamo un debito pubblico enorme ( in crescita, fonte Banca d’Italia ), A ricordarcelo, come ogni mese, è stato l’aggiornamento dell’ammontare del debito pubblico italiano contenuto nel supplemento statistico del Bollettino Economico della Banca d’Italia. A fine dello scorso marzo il debito pubblico italiano è salito di altri 15,3 miliardi, a 2.184,5 miliardi ritoccando verso l’alto il record di febbraio, quando il totale aveva superato il massimo storico registrato nel luglio 2014 (2.167,7 miliardi). Nel marzo del 2014, mese di insediamento a palazzo Chigi di Matteo Renzi, il passivo era pari a 2.119,471, 5 miliardi al mese, ogni giorno aumenta di 165 milioni.

    Nessuno vuole i tagli nel proprio giardino, vero Tognaccini e Sciré e minacciano i politici eletti, che per questo non sanno, dove fare i tagli ( scambio di voto).

    Chi sapeva dove fare i tagli, oramai da cinque mesi Carlo Cottarelli, quando a visto che non era ascoltato, è tornato a Washington al Fondo monetario, nella veste di direttore esecutivo per l’Italia.

    Avanti un altro, anzi due: Yoram Gutgeld, deputato Pd e consigliere del premier Renzi, e all’economista Roberto Perotti.
    Secondo le mie analisi, il sindaco Betti, “deve” diminuire l’organico del comune, non licenziando ma, non sostituendo chi va in pensione, accorpando alcuni servizi con i comuni vicini (Suap e smaltimento dei rifiuti). Questo hanno fatto i sindaci di Vigonovo, 29 soli dipendenti e con entrate di oltre il 100% Irpef, Imu,Tasi. Tari, Addizionali … in meno rispetto a Montale, 69 dipendenti.
    Tiziano e la Sciré, politicamente (Sinistra) rappresentano solo il 15 % dei Montalesi.

    Pier

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