PITEGLIO. Il sindaco di Piteglio, Luca Marmo, scrive:
La fredda nota di Poste Italiane che ho ricevuto stamattina (ieri per chi legge – n.d.r.) recita così:
Gentile Sindaco,
ai sensi dell’art. 5 della delibera 342/14Cons del 26 giugno 2014 ed in riferimento alla precedente comunicazione inviata e datata 4 febbraio 2015, con il presente atto le comunico quanto appresso:
– chiusura dell’ufficio postale di Calamecca prevista a partire dal giorno 7 settembre 2015
– modifica dell’orario di apertura al pubblico dell’ufficio postale di Popiglio prevista a partire dal giorno 7 settembre 2015 […].
Dopo decine di riunioni, delibere di Consiglio Comunale e dell’Unione, centinaia di firme raccolte e un ricorso al Tar di quasi tutti i comuni toscani interessati dalle chiusure, questa è la risposta: un arido tecnicismo che sposta l’oggetto del contendere da un provvedimento amministrativo ad uno, successivo, uguale nei contenuti ma diverso nella forma e che obbligherebbe i Comuni ad una nuova impugnazione.
Certo ma quello che interessa non è la tecnica. È la politica. E non c’è dubbio che questa scure sui servizi postali, se confermata, sarebbe una gravissima sconfitta della politica. Quella dei cittadini intendo, che erano lì a manifestare a fianco delle istituzioni e a ribadire con forza che oltre un certo limite non è possibile andare, senza intaccare sistemi di servizio che, in certe aree, si configurano come veri e propri presidi di sopravvivenza.
Non sfugga un dettaglio però: nel copione rappresentato, che ha visto il coinvolgimento di istituzioni e cittadini, il primo attore non c’era. Poste italiane non l’abbiamo mai vista. Si dice di incontri ad alto livello dove era maturato l’orientamento di non procedere a nessuna chiusura/ridimensionamento a meno di un processo di concertazione con i singoli territori.
Certo. Si dice. Che cosa kafkiana! Qualcuno, non si sa chi, ha emesso sentenza di condanna, checché ne pensi l’imputato.
Amici Sindaci, Consiglieri Regionali, Parlamentari, Presidenti… dopo tutto il polverone tirato su non ci facciamo una bella figura.
E da domani di nuovo in trincea.
capisco il suo rammarico signor sindaco, e capisco anche la brutta figura che la politica faccia, ma le rammento che in un territorio come la montagna pistoiese dove un sindaco ammazzerebbe l’altro (nel senso figurato ovviamente) dove non si fa altro che parlare parlare parlare…………non siete buoni a far funzionare l’unione dei comuni, non siete buoni a non far venire gli estracomunitari, se non siete capaci a non far chiudere gli sportelli bancari, se non siete buoni a non far chiudere gli uffici postali non siete buoni nemmeno a comunicare la verità ai cittadini perchè prima delle elezioni regionali avevate comunicato che con lintervento della regione poste italiane non avrebbero più chiuso gli uffici postali………………………………ma già sotto elezioni tu prometti poi dopo essere eletti facciamo come ci pare questo a casa mia è prendere per il culo i cittadini.
ordunque signor Sindaco ora che vorrebbe fare?
ci illumini
https://www.linealibera.it/si-avvicinano-le-elezioni-i-politici-fanno-di-tutto-per-farsi-notare/
COME VOLEVASI DIMOSTRARE SOLO CHIACCHIERE DEI SINDACI E DEL PRESIDENTE ROSSI
Luca Marmo dice di sentirsi in trincea: bene, volti però il fucile e spari a chi gli sta alle spalle