SAN JACOPO-PARCHEGGIO LIBERO: IL COMUNE LO HA REGALATO ALLA GE.SAT.

Parcheggio libero sbarrato: pistoiesi, pagate!
Parcheggio libero sbarrato: «Pistoiesi, pagate e zitti!»

PISTOIA. Da oggi (ieri per chi legge – n.d.r.), come promesso dal Comune di Pistoia, parte il divieto di sosta nelle aree contigue all’ospedale San Jacopo. Hanno giustificato questo atto per motivi di sicurezza di viabilità: oggi è il 4 luglio 2015, il San Jacopo ha aperto i battenti il 21 luglio 2013…

Volete dirmi che per due anni il Comune di Pistoia se n’è infischiato della sicurezza dei suoi cittadini tollerando comportamenti che potevano ledere la loro incolumità? Come mai se sussisteva un potenziale pericolo hanno tergiversato per due anni? Vedete bene che qualcosa, cari concittadini, non torna…

“Sarà utilizzata la Polizia Municipale per garantire il rispetto dei divieti apposti con sanzioni ai trasgressori” si legge sui quotidiani.

Questa volontà del Comune di Pistoia (Pd), mascherata da interesse nei confronti della sicurezza dei cittadini, va di fatto a convogliare forzosamente nel parcheggio a pagamento chi si trova nella necessità di recarsi al San Jacopo e, in seconda analisi, va a garantire al privato e gestore del parcheggio a pagamento un sicuro introito. Molto corretto, vero?

Se domandate a “quelli del Comune”, vi risponderanno che c’è un accordo di programma siglato dalla Regione risalente al progetto degli ospedali nel quale già si sapeva che era previsto un parcheggio a pagamento e che va rispettato.

Se invece lo domandate a me vi risponderei che sì, nell’accordo c’è scritto che il gestore avrebbe recuperato parte del suo investimento fruendo degli introiti del parcheggio a pagamento, ma vi direi anche che nell’accordo non c’è scritto che il Comune non possa prevedere di fare un parcheggio gratuito…

Maurizio Giorgi, M5S
Maurizio Giorgi, M5S

È invece scritto sull’accordo siglato dal Comune di Pistoia in questi giorni insieme alla Regione. I pistoiesi vengono presi in giro? Io un’idea me la sono già fatta, starebbe ai cittadini adesso farsela.

Vi dico anche che è da tempo presente (sarà verosimilmente discussa nel prossimo consiglio del 7 luglio) una nostra mozione per chiedere la creazione di un parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze del San Jacopo. La mozione in oggetto era già in calendario in III Commissione, ma quel giorno fu sconvocata la seduta e rinviata alla settimana successiva per assenza dell’Assessore Mario Tuci per “impegni inderogabili in Regione”.

La settimana successiva in apertura dei lavori della III Commissione, che dovevano vedere finalmente la discussione della nostra mozione, fu fatto presente da Tuci l’accordo siglato dai comuni di Massa, Lucca, Prato e Pistoia nel quale il Comune di Pistoia in particolare si impegna a non realizzare per i prossimi due anni parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze dell’Ospedale San Jacopo, più precisamente, in un raggio di 400 metri.

Di fatto inutile quindi articolare la discussione in Commissione sulla nostra mozione: è stata comunque licenziata e inviata alla discussione in Consiglio Comunale, come già detto, martedì prossimo 7 luglio.

Questo per nostra ferma volontà di non ritirarla. Fra due anni l’accordo infausto fatto dal Comune decadrà e quindi, per noi, la richiesta di un parcheggio gratuito resta in piedi e la difenderemo. Siete invitati come sempre a partecipare alle sedute dei Consigli comunali.

Maurizio Giorgi
Portavoce Movimento 5 Stelle Pistoia

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5 thoughts on “SAN JACOPO-PARCHEGGIO LIBERO: IL COMUNE LO HA REGALATO ALLA GE.SAT.

  1. Egr sig. Maurizio Giorgi,
    intanto La ringrazio per l’interessamento al problema e spero, anche a nome di altri, che si riesca ad avere un minimo di risposta da questa amministrazione, e di poterla anche mettere in seria difficoltà.
    Volendo poi prendere per buono il fatto che un parcheggio a pagamento ci dovesse essere (ma le decisioni, se una volta prese ci si accorge che sono sbagliate, si possono anche revocare!), la domanda diventa: “Quale pericolo o intralcio poteva mai costituire il fatto di parcheggiare nell’area che adesso è stata chiusa?”
    In attesa di una risposta, che chiaramente non verrà fornita, Le dico semplicemente che ieri alle 11.40, con tutta la sopradetta area già chiusa, come la foto dell’articolo ben documenta, le macchine posteggiate là dove la sosta è veramente e motivatamente vietata erano addirittura aumentate rispetto ai giorni precedenti; il parcheggio a pagamento dove ci vorrebbero costringere a forza per venire incontro alle esigenze del gestore era comunque semivuoto (ed ho goduto come un matto a vederlo così) e le macchine che non potevano più trovare posto nell’area forzatamente chiusa erano posteggiate in altre zone in cui evidentemente il nostro caro Comune non può (né spero che lo possa in futuro) porre divieti.
    A dimostrazione che anche i pistoiesi, pur essendo una razza particolarmente inerte, indifferente, tarda all’ira, si ricordano, al momento opportuno, di essere italiani e sanno arrangiarsi.
    Un cordiale saluto,
    Piero Giovannelli

  2. Il buon amministratore basta si cali nel ruolo di servitore e riesce appieno a espletare il suo fare a pro della collettivita’. I problemi escono quando da servitori ci si spinge (o ci spingono, o ci comoda) ad essere “servi”.

  3. Perchè non impugnate l’ordinanza?
    L’art. 37, c. 3,del Cds prevede che “Contro i provvedimenti e le ordinanze che dispongono o autorizzano la collocazione della segnaletica è ammesso ricorso, entro sessanta giorni e con le formalità stabilite nel regolamento, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che decide in merito”; l’art. 74 del reg. di es. del CdS specifica le modalità di ricorso contro provvedimenti relativi alla segnaletica stabilendo, al c. 1, che il ricorso, previsto dall’articolo 37, comma 3, è proposto, nel termine di sessanta giorni, da chi abbia interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura del segnale apposto. Il ricorso deve contenere, oltre all’indicazione del titolo da cui sorge l’interesse a proporlo, le ragioni dettagliate dell’opposizione al provvedimento o all’ordinanza, con l’eventuale proposta di modifica o di aggiornamento.
    Vorrei proprio vedere se le illogiche motivazioni del Comune reggono…

  4. IL 3 LUGLIO PIERO GIOVANNELLI AVEVA SCRITTO
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    DA DOMANI PER L’OSPEDALE SOSTA VIETATA PER COSTRINGERCI A PAGARE

    Egregi signori, di ogni parte politica (esclusi i P.D., con i quali in questo momento è inutile parlare, perché, o gli rimbalza, o rispondono in stupido politichese stretto, ed allora è meglio che tacciano).
    Dovendo andare, sia ieri che oggi, all’Ospedale San Jacopo, ho notato, nello spazio sterrato in cui praticamente tutti parcheggiamo la macchina per non dover sottostare all’antipatico balzello del parcheggio “ufficiale”, la presenza di numerosi cartelli, lì piazzati in forma precaria, ma ugualmente esplicativi, i quali impongono il divieto di sosta a partire da domani, 4/7 alle ore sei.
    Questa cosa, peraltro già nell’aria, deriverebbe da una recentissima convenzione firmata da Comune ed A.S.L. relativa alla “vigilanza” delle aree di sosta prossime al San Jacopo. Tale convenzione, il cui testo è stato già riportato senza commenti da “Linee Future” e reca in calce la sigla “Balloni” – Comune Pistoia, contiene ben evidenti un sacco di particolari in sé della massima naturalezza ed ovvietà; chiama in causa, infatti, la Polizia Municipale al fine di evitare e, qualora si verifichino, sanzionare, criticità di qualunque tipo nei tratti più delicati del complesso ospedaliero; criticità spesso causate da veicoli privati posteggiati nelle più disparate zone in cui è segnalato divieto di sosta, come nei luoghi riservati ai portatori di handicap, nella zona “ingresso barellati”, nella zona destinata ai servizi di Pronto Soccorso, nei pressi dell’accesso all’ingresso principale in cui transitano i mezzi pubblici, nelle aree riservate ai pedoni, nelle vicinanze delle stanze mortuarie, nelle aree appositamente designate per fughe ed emergenze.
    Bene: ed allora, dico: per sanzionare queste infrazioni, gravi, antipatiche ed indice di maleducazione ed ignoranza, c’era bisogno di una apposita convenzione? Se sì, ben venga, e che le punizioni per i contravventori siano adeguate.
    Ma un particolare è chiaro anche ad un cieco: il parcheggio nell’area sterrata di cui parlavo all’inizio non reca alcun ostacolo a chicchessia, né rientra, neppure a voler esercitare la più fervida delle fantasie, in nessuna delle casistiche sopra nominate.
    Ed è per questo che, in maniera tortuosa, subdola ed edulcorata, ecco, alla fine del testo della convenzione, un ulteriore innocuo trafiletto, in cui l’ASL n. 3 chiede al Comune di predisporre adeguati controlli sulla sosta “fuori dagli spazi previsti”; ed è qui, che con ogni probabilità, si annida l’inghippo che permette di impedire, in una maniera che, come sempre, giocando sul filo delle tortuose interpretazioni formalistiche e leguleie, appare senz’altro legittima, che si possa continuare a parcheggiare gratuitamente negli spazi di cui sopra.
    Ed allora, per concludere, la domanda che rivolgo a tutti coloro che possono in qualche modo far sentire la loro voce, è la seguente: cosa si può fare per indurre, in maniera forte e decisa Comune, ASL, Polizia Municipale, a dedicare le loro attenzioni a cose più serie ed a piantarla con queste subdole pagliacciate buone solo ad estrarre soldi dalle tasche della gente senza accrescere né efficienza né qualità di alcuno di quei servizi, per cui già paghiamo fior di tasse?
    Piero Giovannelli
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    Aggiornamento delle 11.40 di oggi: tutta l’area sterrata fino a ieri utilizzata per parcheggio è stata chiusa con blocchi di plastica bianchi e rossi internamente rinforzati e, in minor misura, lateralmente, da transenne.
    Quanto sopra, con una velocità ed organizzazione evidentemente degni di miglior causa.
    Il risultato, almeno per il primo giorno, è stato tragicomico, in quanto molte delle aree in cui la sosta era già da prima vietata, e con ragione, erano più occupate che mai, senza che nessun vigile fosse lì a sorvegliare o sanzionare l’evidente infrazione; inoltre, il parcheggio a pagamento era comunque semivuoto, come nei giorni precedenti, e le macchine erano in gran parte posteggiate a lato del muro che delimita tale parcheggio, o in altri luoghi a valle dell’ingresso, in cui il Comune non ha ancora provveduto ad apporre divieti, o, semplicemente, non può farlo perché il terreno non risulta nella sua disponibilità..
    A tal proposito, sarebbe il caso che chi può farlo, con una interrogazione in Consiglio o altro mezzo, appurasse chi è il proprietario dello spazio che il Comune ha così solertemente chiuso all’uso pubblico.
    Perché se il Comune medesimo non avesse, su detto spazio, una adeguata forma di titolarità, si potrebbe anche essere di fronte ad un abuso bello e buono, a cui potersi e doversi opporre senza tanti complimenti.
    Piero Giovannelli

  5. Io propongo un’azione concreta e plateale: parcheggiamo tutti nella zona Breda e da lì andiamo in Ospedale a piedi e facciamolo fino a che non cambiano le cose. Sono 5 minuti a piedi. Salvo chi davvero non può camminare è fattibile. In Germania un boicottaggio simile ha costretto la maggiore catena di benzinai a calare precipitosamente il prezzo della benzina che avevano alzato in modo ingiustificato. I cittadini avrebbero grandi poteri se solo li usassero compattamente.
    Massimo Scalas
    PS. chiedo anche io al Sig.Giorgi di interessarsi…del parco che doveva sorgere annesso all’ospedale….

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