GUARD RAIL-TRAPPOLA SULLE NOSTRE STRADE

Guard rail-trappola alla ex Permaflex di Gello
Guard rail-trappola alla ex Permaflex di Gello

PISTOIA. Un lettore ci scrive:

È notizia del 10 luglio che un’auto con a bordo due persone ha avuto un brutto incidente lungo la via Modenese nella valle del Reno.

Vista la dinamica dell’incidente è un miracolo che non ci siano stati morti: la foto sul Tirreno mostra chiaramente come la testata del guard rail sia penetrata da parte a parte dell’auto, infilzata come uno spiedino ed è una fortuna che al posto di quella testata piegata non ci sia la testa di uno dei due occupanti.

Lo scopo delle barriere di protezione è quello di assicurare gli urti dei veicoli, alcuni sono a doppia onda, altri a tripla, dipende dal tipo di strada. Le barriere non si devono tramutare in una specie di ghigliottina, la testata del guard rail non era assolutamente a norma, le estremità devono essere ricurve verso l’esterno così come il primo ancoraggio al terreno, a mo’ di formare una curva dolce.

Delle strade provinciali pistoiesi rari sono i casi di barriere a norma, ottimi quelli in via Rinascita a Casalguidi, per il resto è un disastro. Negli anni non sono stati fatti investimenti e i risultati sono questi.

Il Tirreno, 11 luglio 2015
Il Tirreno, 11 luglio 2015

In allegato una foto che mostra un guard rail trappola di fronte alla ex Permaflex neanche segnalato come pericolo. Altre trappole simili hanno già fatto vittime purtroppo. Due anni fa un morto perché un’auto ha urtato una testata del guard rail fuori norma con conseguente ribaltamento del veicolo: si tratta della variante di Ponte Stella, inaugurata da pochi anni ma con barriere fuori norma, tanto che la Provincia si ritrova in causa per questo.

Va ricordata anche la vittima di sei anni fa sulla via Francesca a Cintolese, morta infilzata per un guard rail non a norma? Nessuno ha fatto caso a quante testate sono piegate da passati incidenti e non sostituite, creando così ulteriore pericolo? Non ci sono soldi per mettere a norma le barriere? Male. Negli anni quando scorrevano fiumi di denaro si poteva investire in prevenzione.

Spero innanzitutto che i due occupanti dell’auto si riprendano presto e se sono lettori di Linee Future, magari i loro figli o amici, facciano come hanno fatto i parenti di quel giovane morto nella variante di Ponte Stella, che hanno fatto causa alla Provincia perché le barriere posizionate da tre anni non erano a norma. Anche in questo caso si faccia una perizia sulle barriere. Ne verranno fuori delle belle.

Numerose sentenze hanno condannato l’ente proprietario o gestore della strada, anche quelle ex Anas, per omicidio colposo in quanto custode della strada stessa quindi obbligato a eliminare o segnalare ogni situazione di pericolo.

Willy

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