“A BRACCIA APERTE” DI FRONTE ALL’ACQUA

Alluvione febbraio 2014
Alluvione febbraio 2014

QUARRATA. A “braccia aperte”. A Quarrata dopo l’ennesima alluvione sono molti i cittadini che guardano con attenzione a questo gesto. C’è chi – come Simone Tuci, residente a Olmi proprio sulla strada Statale, che si riempie d’acqua regolarmente ogni volta che piove un po’ di più, nonostante la vicina cassa di espansione realizzata dietro l’area del Parco Verde, attende “amministratori del Comune, della Provincia, del Consorzio Ombrone” ma anche “tecnici, ingegneri, geometri… tutti” ed è pronto a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica “per appurare le responsabilità penali di queste tragedie” che troppo spesso – dichiara Tuci – “sono bollate da questi signori menzionati come eventi straordinari”.

Altri invece – come Lorenzo Rossomandi efficacemente descrive sulla pagina (5) Facebook. del gruppo No Tares – vede in questo gesto anche il “simbolo dell’impotenza, dell’essere inerme davanti ai problemi”. Un atteggiamento – quello assunto in questi anni dai nostri amministratori – troppo spesso utilizzato di fronte alle molteplici inondazioni causate dal sistema idrogeologico della piana.

“Nessuno – scrive Rossomandi – è mai responsabile, nessuno ha la colpa. Qualcun altro doveva fare, qualcun altro aveva la responsabilità, qualcun altro si è tirato indietro… peccato che chi ne subisce le conseguenze siano sempre i soliti. Cittadini inermi, che ogni volta devono contare i danni e che ogni volta debbono subire la beffa del mancato risarcimento”.

Esterno di argine della Stella a Catena di Quarrata
Esterno di argine della Stella a Catena di Quarrata

“È l’ora di dire basta col nascondersi dietro la frase politica confezionata a regola d’arte” – sottolinea Simone Tuci. E non basta secondo noi a questo punto la battaglia di Daniele Manetti che regolarmente dopo ogni alluvione è promotore di partecipate assemblee che non hanno portato finora quasi a nulla se non a rafforzare l’esasperazione di coloro – residenti soprattutto nelle frazioni di Olmi, Vignole, Barba, Caserana – che subiscono disagi e danni a causa dell’acqua. Ci sono invece sempre sul territorio quarratino altre persone e altri comitati che si sono a suo tempo rimboccate le maniche (si leggano per questo i testi seguenti: qui, qui, qui).

Intanto, per giovedì 6 febbraio alle 21, è stata convocata al Parco Verde a Olmi una assemblea che vedrà la presenza del sindaco e degli amministratori locali.

“Come cittadini di Olmi, Vignole, Barba, Caserana e Ferruccia siamo esasperati – scrive Manetti – e oltre a tutte le precisazioni del sindaco Marco Mazzanti crediamo che i cittadini debbano diventare protagonisti per tutte le opere da fare nella nostra zona contro il rischio idrogeologico”. È stata scelta la sala del Parco Verde perché può contenere oltre 250 persone e si presta per questo alla nostra iniziativa.

Che sia l’ennesima presa in giro? Intanto occorre intervenire per sistemare i danni, per rattoppare gli argini, ormai troppo fragili.

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