«A CHI VENDEREMO GLI IMMOBILI DEL ‘QUARTIERE EUROPEO’?»

Alessandro Sabella
Alessandro Sabella

PISTOIA. [p.f.] Mentre in città, e surtout dentro il Pd pistoiese, si discute sull’accordo di programma tra Sindaco e Regione a proposito del recupero dell’area del Ceppo; mentre ci sentiamo incombere sul collo la mazzata da due milioni di euro che ci siamo impegnati a pagare alla Regione ove non fosse possibile realizzare i 18 milioni preventivati (più otto per le opere di urbanizzazione, più vari costi di attrezzatura e/o trasferimento di uffici pubblici alle nuove sedi… e dove li troviamo?) il consigliere comunale di Fi Alessandro Sabella, che di professione è immobiliarista, ci espone la sua analisi della situazione, proprio dal punto di vista dei valori immobiliari e della loro conseguibilità.

Sabella esordisce ironizzando sulla definizione di “quartiere europeo” scelta dal Sindaco per ribattezzare l’area del Ceppo, intitolando così la sua nota: “Un quartiere europeo in una città statica”.

La discussione sull’accordo di programma per la riqualificazione dell’area ex Ceppo sta facendo riflettere migliaia di pistoiesi sull’opportunità di sviluppare un’area rispetto a un’altra e con quale scopo finale.

Qualunque sia la distribuzione interna, mi è sembrato di capire che la volontà dell’amministrazione è quella di inserire oltre a uffici pubblici e musei, anche una consistente fetta di unità immobiliari destinate ai privati riguardanti varie attività.

L'Area ex-Ceppo
L’Area ex-Ceppo

Vorrei porre l’attenzione sull’aspetto immobiliare della commercializzazione delle future unità direzionali e commerciali presenti all’interno dell’area ex Ceppo. Il Sindaco ha fatto l’ipotesi di un “quartiere europeo”, cioè privo di auto, con spazi verdi comuni e un misto di strutture pubbliche e private, ma per realizzare questo progetto bisogna vendere qualche decina di migliaia di mq. di uffici, negozi e appartamenti entro 6/7 anni, questi i tempi previsti per la realizzazione dell’opera.

Quindi l’area ex Ceppo entra in concorrenza con l’area ex Breda, dove, anche lì, nei prossimi anni verranno messi in vendita altrettante migliaia di mq. di uffici, negozi e abitazioni.

ex-bredaSi prevedono a Pistoia così tanti arrivi di persone che vorranno aprire nuove attività? O forse se si riempiranno tutti quegli spazi se ne svuoteranno altrettanti? C’è così tanta domanda da dover offrire così tanti immobili commerciali e direzionali?

Pensiamo bene al da farsi, confrontiamoci seriamente con i commercianti e i professionisti, facciamo indagini di mercato, avvaliamoci della consulenza di esperti nel settore immobiliare per capire se ci sarà spazio per tutti e quali potranno essere i prezzi di vendita equi.

Il rischio che una parte dell’area rimanga invenduta ad oggi è molto alto. Resta naturalmente viva in noi la speranza che il settore immobiliare riparta e con quello l’Italia intera ma di speranze non si vive.

Alessandro Sabella

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