A MONTEMURLO LA FESTA DELLA REPUBBLICA CON I NEO-DICIOTTENNI

Il sindaco Simone Calamai, alla fine del concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi, ha consegnato ai ragazzi una copia della Costituzione: «Fate vivere i valori della nostra Carta costituzionale e non cercate maestri ma esempi di rettitudine e integrità da seguire, proprio come lo furono i giudici Falcone e Borsellino»

Il sindaco con i diciottenni

MONTEMURLO. Montemurlo ha celebrato ieri la Festa della Repubblica con tanti cittadini e associazioni in piazza della Libertà. Un festa che ritrova, dopo due anni di pandemia, anche il tradizionale concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi di Montemurlo, guidata dalla maestra Liana Lascialfari.

Il sindaco Simone Calamai ha voluto che la Festa della Repubblica fosse il momento per celebrare i neo-maggiorenni montemurlesi e donare loro una copia della Costituzione. I ragazzi che hanno ricevuto la Costituzione sono Francesco Biti, Cristian Andrei Bujor, Mattia Fiori, Federica Lupetti, Eleonora Marini, Rachele Neri, Nicole Eva Nuti e Lorenzo Risaliti.

«Coloro che scrissero la nostra Costituzione erano donne e uomini, che avevano conosciuto la guerra, l’ingiustizia, la fame, le distruzioni. — ha detto il sindaco Simone Calamai, rivolgendosi ai ragazzi — Erano persone che avevano il desiderio di partecipare alla vita civile, sociale e politica, che avevano la voglia di esserci e di contare per scrivere un futuro di pace e di speranza.

La nostra Repubblica è legalità, libertà e democrazia, solidarietà umanità e difesa della pace e della vita. Sono grandi principi ma evocarli in formulazioni astratte non basta. Perché essi abbiano concreta incidenza sulla nostra società bisogna viverli ogni giorno».

Il concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi di Montemurlo

Il sindaco ha poi esortato i giovani: «non cercate maestri ma esempi di rettitudine e integrità da seguire, proprio come lo furono i giudici Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia trent’anni fa».

Nel suo discorso, poi, il sindaco Calamai ha rinnovato l’appello alla pace: «L’auspicio è che si arrivi presto ad un cessate il fuoco. Dobbiamo ripudiare la logica della sopraffazione e del cieco nazionalismo che in ogni tempo ha solo prodotto violenza, separazione, distruzione».

Il sindaco ha poi ricordato che il 2 giugno è una bellissima festa che inizia il 25 aprile. «Una festa che appartiene a tutti gli italiani e che affonda le proprie radici nella lotta di Liberazione e nella Resistenza che videro combattere insieme italiani di fede politica diversa, uniti da un unico credo: quello nella libertà e nella democrazia». Il sindaco Calamai ha poi concluso il proprio discorso ringraziando le associazioni montemurlesi presenti per il loro forte attaccamento alla comunità: «Uno spirito di solidarietà e di vicinanza, che concretizza uno dei principi cardine della Carta costituzionale e che le nostre associazioni hanno dimostrato nei periodi più difficili della pandemia».

[masi —comune di montemurlo]

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