I problemi della polizia municipale di Agliana hanno il loro peccato originale in un concorso per comandante sfuggito di mano a tutti, ma soprattutto al brillante avvocato che consigliò di correggere la graduatoria errata – fatale per Nesti – non con un atto formale, ma con l’esibizione di pizzini volanti che nulla avevano a che fare con l’atto. Su di essi il Tar sparò cannonate: e tuttavia i compagni del Pd preferirono affrontare 15 anni di costosi tribunali fino alla decisione del Consiglio di Stato che intervenne deponendo chi occupava il posto senza essere il vero vincitore del concorso
QUEL CONCORSO, COM’ERA NATURALE,
FU L’UOVO DEL PECCATO ORIGINALE. . .
1. A ben pensare, con una procura della repubblica come quella che i cittadini pistoiesi si pagano ogni anno di tasca propria (1 PM, Tommaso Coletta e 7 sostituti: Giuseppe Grieco, Claudio Curreli, Luigi Boccia, Linda Gambassi, Luisa Serranti, Leonardo De Gaudio, Chiara Contesini); a ben pensare, dicevo, forse qualcosa di più e di meglio i pistoiesi dovrebbero aspettarsi e pretendere, visto che, con tutti i problemi che abbiamo – fra inquinamento, tumori, polveri sottili, amianto, spaccio e ordine pubblico da Vicofaro in giù –, si dirottano forze-lavoro su furti aggravati di chiavi della vigilA Traversi; sui bisticci dei vigili urbani di Agliana (che nascono dall’epoca-Nesti) e su invenzioni di reati inesistenti quali lo stalking giornalistico se personalmente segnalo e dimostro alle «autorità costituite» che il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi è un favoreggiato/favorito dell’amministrazione democratico-piddìna di Quarrata. E se la procura non ci crede, mi spiace: studi le carte come deve e se ne farà convinta, smettendo sùbito – finché è ancora in tempo – di perseguitarmi.
2. De Gaudio e Luisa Serranti (che non di rado non legge niente di quello che le capita sul tavolo, come del resto altri e non pochi dei suoi colleghi) sono stati stornati dietro le indagini del luogotenente Salvatore Maricchiolo con un anno di intercettazioni telefoniche e il ficcanasamento dei sostituti in documenti e cellulari sotto sequestro, ma solo cautelare e non probatorio.
A casa di chi – come me – la logica di Aristotele la può leggere senza problemi anche in greco, non si venga a dire che questo è un modus operandi irreprensibile da parte dello staff di quella che a Firenze viene comunemente chiamata “la procura delle nebbie”.3. E mentre due campioni come il Benesperi e il Ciottoli – ma FdI, senatore La Pietra, vuol dire «Fidatevi di Incapaci»? – hanno ignorato sin da sempre le condizioni intubate della polizia municipale di Agliana (appena 6 o 7 sciagurati per quasi 19 mila abitanti).
Essa era e resta ridotta a una specie di coma da Covid-19 con arresti di agenti e comandanti e svergognamento di persone e famiglie perché, nonostante i due geni della politica aglianese, nessuno si è occupato del rifrullo di anonimi, ricatti, lettere minacciose e intimidatorie che, pur segnalate alla procura, sono state ignorate di sana pianta. E si potrebbe gentilmente sapere perché?4. Se Agliana è nelle condizioni in cui si trova, diciamolo: è per colpa di 15 anni di processi inutili e dannosi di amministrazioni piddìne e di un ex-comandante che hanno devastato una situazione già precaria di per sé; di un ex-comandante che, pur dedito a denunce anonime, è stato assolto in aula – forse per favorire un ex VPO, vice procuratore onorario, che, fra l’altro, ha fatto scappare a gambe levate 4 o 5 agenti di sotto il suo assurdo e intollerabile dirigismo sovietico?
5. E ora che siamo al fermo della polizia municipale di Agliana – per la quale la giunta ha diffuso, da tempo, notizia dell’arrivo di un nuovo comandante di cui tutti, a Agrùmia, conoscono almeno il nome (Maria) –, già in due occasioni Rifondazione se ne esce con la richiesta che sia bandito un concorso per comandante della municipale.
6. Facciamo un po’ di chiarezza, compagni. Il sindaco (ammesso che Benesperi lo sia a pieno e indiscusso titolo, visti i suoi evidentissimi limiti politico-amministrativi) può attribuire la posizione organizzativa di comandante a qualsiasi dipendente di categoria D con qualifica di ispettore.
7. Margheri di Rifondazione dovrebbe sapere che neppure quando è andato via l’ing. Giorgi è stato fatto un concorso; e nemmeno quando è andata via la Santoro è stato fatto un concorso: anzi, in questo caso, è stata data la posizione organizzativa ad una dipendente in categoria C, nemmeno D: la signora Giusy Chiaroni.
E nemmeno per ricoprire la responsabilità dell’ufficio personale è stato fatto il concorso, ma è stata data la posizione organizzativa alla signora Ponziani; e nemmeno per ricoprire la posizione organizzativa assegnata a Pierucci è stato fatto un concorso, ma è stata assegnata l’unità operativa a un dipendente di parametro D già presente nell’ente.
Esistono anche principi di economicità ed efficienza dentro la pubblica amministrazione: e se certe figure ci sono e godono della fiducia del sindaco, non occorre spendere in concorsi.8. Cosa vuole, dunque, Rifondazione con questa sua insistenza? Rimettere forse in sella il Nesti permettendogli di partecipare a un nuovo concorso?
Si tenga inoltre presente che finché non sarà conclusa la vicenda giudiziaria di Lara Turelli, la comandante ai domiciliari non può essere cancellata dalla pianta organica, ma solo sospesa in via cautelare.9. Agliana non ha nemmeno le risorse per prevedere e pagare un nuovo comandante. Deve assumere agenti, che ad Agliana dovrebbero essere 18, cioè 1 ogni 1000 abitanti; e non 5 o 7, come prima degli arresti; compreso 1 comandante e 1 agente a tempo determinato.
Dove intende andare Agliana con 5 agenti a disposizione? Montemurlo ha 19 agenti e circa gli stessi abitanti di Agliana. Qualcosa non va.10. Le amministrazioni di sinistra che hanno gestito Agliana non hanno investito nella polizia municipale e questi sono i risultati. Fra l’altro Rifondazione non ha nemmeno alcuna rappresentanza in consiglio comunale e ciononostante vuole risposte dal sindaco e dalla Giunta?
11. Che ne dite? Non sarebbe meglio se la procura di Pistoia si svegliasse non solo per il furto presunto di «una chiave della Traversi», ma sul fatto che la trinità aglianese (Benesperi-Aveta-Ciottoli) rifiuta di obbedire alle norme sulla trasparenza; rifiuta di consegnare documenti dovuti a chi ha intenzione di esercitare, attraverso di essi, il diritto di difesa; e mente, in maniera spudorata nelle risposte che dà alla gente che le si rivolge?
E in più l’assessore Ciottoli – quello della polizia municipale – scazzotta consiglieri comunali (Silvio Buono) e minaccia e aggredisce giornalisti direttamente in Comune e alla presenza stessa del sindaco Benesperi che, dinanzi a tanto, s’irrigidisce come un baccalà e continua a sukare un caffè quasi che fosse sordo come un pentolo?12. Uno stato in cui avvengono questi episodi senza che nessuno si muova, non è giusto che venga definito una «repubblica delle banane»?
Befana, hai portato o no carbone a tutti, dalla procura in giù fino ai due fratellini d’Italia in salsa di Agrùmia?
Edoardo Bianchini
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