Alla Scuola di musica la ricca e rara mostra di “Verdianamente”. L’assessore alla Cultura Mangani: “Il Comune, grazie alla Donazione Gori, partecipa non solo formalmente all’anniversario verdiano”

PRATO. Il 27 gennaio, giorno dedicato alla memoria della Shoah, Rete Toscana Classica, con sede presso la Scuola comunale di Musica Giuseppe Verdi, apre i suoi programmi con il coro cantato dagli ebrei prigionieri a Babilonia nel “Va, pensiero, sull’ali dorate”, tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi, diretto da Claudio Abbado. La composizione scelta commemorerà simbolicamente lo sterminio del popolo ebraico, nel giorno della sua memoria, e Giuseppe Verdi, nel giorno della sua morte (27 gennaio 1901).
Negli stessi spazi della Scuola di musica il Comune di Prato ha inaugurato qualche giorno fa la prima sezione della mostra permanente “Verdianamente”, che accoglie oltre 200 pezzi storici, documenti musicali, autografi che riguardano il genio di Busseto, donati da Goffredo Gori.
L’associazione “Perché Verdi Viva”, considerato lo stato di emergenza sanitaria, rimanda al prossimo futuro il momento pubblico per ricordare i centoventuno anni dalla morte di Verdi, da svolgersi nella sala della scuola che ospita anche il prezioso autografo del grande Maestro.
“Questa data — dichiara Goffredo Gori — è una promessa al futuro, quando questo nuovo spazio pratese di cultura potrà essere visitato da chiunque, sicuramente organizzando appuntamenti con le scuole”.
“Il Comune di Prato — aggiunge l’assessore alla Cultura Simone Mangani — grazie alla Donazione Gori partecipa non solo formalmente all’anniversario verdiano. L’allestimento presso Palazzo Martini, entro l’estate, sarà visitabile da tutti i cittadini”.
[gf — comune di prato]