PONTE BUGGIANESE. Strappare uno striscione realizzato dagli alunni di una scuola è sempre grave, perché significa ledere la libertà di espressione di ragazzi e ragazze che, con il loro lavoro, hanno inteso onorare la memoria delle tante vittime di quella tragica pagina della storia.
Strappare uno striscione con sopra scritto “antifascisti” in occasione della Giornata della Memoria è ancora più grave perché significa negare la storia: il regime fascista si allineò alla strategia di sterminio perpetrata dai nazisti fin dall’emanazione delle leggi razziali nel 1938.
Strappare uno striscione con scritto “antifascisti” a Ponte Buggianese è ancora più rilevante perché questo Comune è stato uno dei più colpiti da una delle più sanguinose stragi perpetrate dai nazifascisti: l’Eccidio del Padule di Fucecchio.
Per questo, oltre a condannare fermamente questo gravissimo gesto ed esprimere vicinanza agli studenti ed alle istituzioni scolastiche, mi auguro che i responsabili di questo gesto possano essere quanto prima identificati dalle autorità competenti.
Infine questo fatto è un monito per tutti: bisogna continuare insistentemente in un’azione, prima di tutto culturale, di conoscenza di quelle sanguinose pagine della nostra storia, affinchè i valori di libertà e di rispetto della dignità di ogni uomo siano patrimonio condiviso davvero da tutti.
Marco Niccolai
Segretario provinciale Pd Pistoia
STRAPPATO STRISCIONE ANTIFASCISTA
ROSSI: «APPENDETELO DI NUOVO, RAGAZZI»
FIRENZE. “Appendetelo di nuovo quello striscione, ragazzi. All’intolleranza rispondete con la forza ostinata dei valori di democrazia, libertà uguaglianza”. E’ questo l’appello che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rivolge agli studenti del Don Milani di Ponte Buggianese, autori dello striscione con la scritta “Antifascisti” esposta sui muri della scuola in occasione del “Giorno della memoria” e strappato la notte scorsa.
“Episodi come questo – continua – dimostrano come non si debba mai abbassare la guardia di fronte al rischio rappresentato da chi rifiuta di comprendere le lezioni della storia. Ma la Toscana è vaccinata contro il germe del razzismo e dell’antidemocrazia. In questa terra – conclude – la Memoria si coltiva ogni giorno”.
[scritto da alessandro federigi, giovedì 29 gennaio 2015]
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