QUANDO LA PALMA ERA ANCORA BAMBINA
PISTOIA. Così si presentava la piazza dello Spirito Santo quando la palma era ancora… bambina. Anche allora questo luogo veniva adibito a posteggio, ma naturalmente non vi erano parcheggiati veicoli a motore come adesso. Si trattava soprattutto di carretti a trazione animale lasciati qui dai lavandai e dai carbonai che operavano nelle viuzze circostanti. I primi impegnati nella permuta di panni sporchi /puliti; i secondi interessati alla vendita a domicilio del carbone e della brace (due prodotti indispensabili rispettivamente per la cucina e il riscaldamento).
Come si vede, la piazza accoglieva anche frotte di ragazzi che giocavano a nascondino fra i carretti e dietro la ampie gonne delle donne.
IL MERCATO DEI POLLI
Anche i polli avevano il loro mercato: si svolgeva il mercoledì e il sabato in un angolo di piazza dello Spirito Santo. Oltre ai negozianti del settore vi partecipavano anche gli allevatori, quelli cioè che disponevano di un pollaio tradizionale. Nonostante che ci fosse un peso pubblico, molti commercianti preferivano vendere i polli un tanto al paio. La domenica mattina, poi, erano in vendita i piccioni portati al mercato dai contadini “scapoli”. Infatti per un atavico privilegio, questi giovanotti potevano commercializzare in proprio i prodotti della colombaia.
[Ireneo Biagini, Pistoia com’era]
Vedi anche: http://linealibera.it/novantanove-elaborati-per-ridare-vita-a-piazza-spirito-santo/
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