A RAMINI LA PROIEZIONE DEL FILM «IL SEGRETO DI ESMA»

segreto di esma (1)PISTOIA. Le comunità parrocchiali di Ramini-Bonelle e di Vicofaro, insieme al Centro “don Lorenzo Milani” di Pistoia, organizzano – all’interno della rassegna cinematografica – domani giovedì 23 luglio alle 21:15, nella chiesa San Niccolò di Ramini, la proiezione del film Grbavica. Il segreto di Esma.

La vicenda è ambientata nella Sarajevo del 2006, dove le dolorose ferite della lunga guerra jugoslava, degli assedi serbo-bosniaci sono ancora tangibili e visibili, sia nel tessuto urbano che nell’animo delle persone.

Esma, bosniaca, lavora come cameriera in un fumoso e losco club; vive con l’adolescente, irrequieta, adorata e irrispettosa figlia Sara. Chi sia il padre di Sara, è l’angoscioso e torturante segreto di Esma. Quando alla fine la donna riuscirà a rivelarlo alla figlia, e a parlarne lei stessa, si realizzerà una nuova serenità e una complicità d’amore totale.

Lungometraggio d’esordio della documentarista bosniaca Jasmila Zbanic, il film è una pellicola tutta al femminile, nella sensibilità, nello sguardo attento al cuore, alla gestualità, alle problematiche delle donne reduci dalla guerra che ne ha inesorabilmente determinato il percorso di vita: ed è proprio nell’unione, nella forza dell’amicizia, della complicità, dell’aiuto tra donne che il cammino verso la guarigione si rende obiettivo possibile.

La regista riesce a disegnare una situazione interiore drammatica, un grigio squallore architettonico, un dolore e una povertà diffusi in un’intera città. Con grande capacità riesce a alternare ritmo e montaggio, in un perfetto equilibrio tra quotidianità e scene dal forte impatto emotivo, in una giusta miscela tra interrogativi ancora aperti e capitoli che si riescono a chiudere.

Un piccolo grande film – giustamente premiato con l’Orso d’oro al Festival di Berlino 2006 – che inizia a raccontare un pezzo di storia che ancora la cinematografia non osa toccare e che ancora oggi si vuole rimuovere dalla memoria e dalle coscienze.

Invece la scelta di proiettare questo film, per noi è dettata dalla volontà imprescindibile di fare memoria del genocidio che, proprio in questi giorni nel luglio del 1995, per opera dei serbi colpì la popolazione musulmana della cittadina bosniaca di Srebrenica, provocando, secondo le stime ufficiali, circa ottomila morti, ma si sa ormai – e le nuove fosse comuni lo confermano – che, tra coloro che furono massacrati presso la cittadina e quelli uccisi nel tentativo di raggiungere Tuzla a piedi attraverso i boschi, gli sterminati furono oltre diecimila – quasi tutti gli uomini tra i 13 e i 70 anni – mentre alle donne non fu risparmiata ogni forma di violenza.

Proprio mentre anche nel nostro Paese riaffiorano rigurgiti di razzismo e di xenofobia, vogliamo riaffermare che la convivenza tra diversi deve essere un ineludibile valore etico e civile su cui fondare la società futura: solo così la memoria di quanto avvenne in una piccola e sconosciuta cittadina dell’ex-Jugoslavia, non potrà solo continuare a suscitare vergogna in noi, ma ci farà ricostruire l’umano nelle relazioni davvero riconciliate con l’altro.

[matteucci]

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