a volte ritornano. LA STORIA NON SI PUÒ IGNORARE E C’È CHI LA RICORDA BENE…

È difficile prendere le distanze dalla storia e soprattutto “uccidere il padre, la sorella o il fratello”. A volte è però necessario: così è sicuramente per il PD e non solo quello di Agliana


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AGLIANA. Guido Del Fante è sicuramente un cittadino modello, sensibile e responsabile per il miglior controllo della res publica: lo ha dimostrato con il suo impegno civile.

Altrettanto non si potrà però dire di Giovanni Iorio, sindacalista molto esperto, chiamato a riorganizzare il partito e sul quale possiamo portare in garanzia un pregevole intervento utile a bacchettare l’incompetenza del segretario generale Paola Aveta.

Questo successe nella commissione Affari Generali del 18 ottobre, quando venne presentato dall’assessora traditoraTorresi il fuori bilancio di oltre 6.500 euro per violazioni sulla trasparenza, ovvero sull’accesso atti negato ai cittadini, ora anche rischio di raddoppiare (della serie al peggio non c’è fine: cittadini frugatevi in tasca).

Oggi i due politici rossi intervengono a una nota critica su Facebook di chi scrive – che è trino: elettore, cittadino e cronista – e replicano orgogliosamente, prendendo le distanze dal passato e così mettendo un specificazione che, dicono in Veneto, è peso del buso.

E dunque, ripescando un vecchio post di Fb di Massimo Vannuccini, devo ricordare ai due consiglieri di minoranza che le loro buone intenzioni sono purtroppo ipotecate dai vari cacicchi d’un tempo. Gente nota a tutti, che erano con loro al comitato elettorale del giugno 2024. Alla faccia della discontinuità!

Si parla dei politici di un tempo, prima inter pares la Eleanna Ciampolini e poi la Luisa Tonioni (con Pane & Rose nell’armadio), Andrea Acciai, l’automobilista-Asl viaggiante a spese dei contribuenti, la Valentina Noligni già assessora del “buco senza la menta intorno” (lasciò il Comune nella cacca, per protesta contro il dignitoso Giacomo Mangoni, con uno sbilancio di circa mezzo milione).

A Agliana i mezzi milioni di euro si sprecano dal Comune alla Misericordia dell’Artioli, passando ovviamente, anche, per il mezzo milione di contravvenzioni che rischiavano di andare a male perché, fra il mai-comandante Nesti e la Sonia Caramelli, sua prediletta, se non c’era la comandante Lara Turelli, tradita dal Bimbominkia e dal Ciottoli, auspice l’Aveta, sarebbeo andate a puttana!

Il Curreli tenga presente, prima di prendere per buona una ennesima querela del cavolo dell’Artioli, che quanto è qui scritto è agli atti di sentenze posteriori ai suoi osceni e vergognosi copia-incolla da lui definiti indagini e avallati, senza capacità di discernimento, dal giudice Luca Gaspari, totalmente mutato nel comportamento da quando arrivò a Pistoja ad oggi: dopo tanto aver chinato il capo, senza riflettere, alle volontà dei colleghi da karaoke alla Caritas.

E si tenga presente anche – e questo è un avviso per l’avvocata Elena Giunti – che questa digressione in marrone-cacca non è farina del sacco del Romiti, ma interpolazione solo e soltanto voluta dalla mente da stalker del direttore di Linea Libera, giornale vittima di una procura della repubblica che ci insegna la legalità, il rispetto della legge e il politicamente corretto/corrotto, con capi cone Coletta (io non intercetto la sorella del Pm aggiunto di Firenze, Luca Turco) e campioni di altre amenità del genere. È chiaro?

Il tandem di Iorio/Del Fante non può tratternersi e risponde, ma le ipoteche delle vicende di tre lustri di malaffari, non si possono cancellare con un colpo di spugna

Annuncio di Vannuccini nella campagna elettore del 2019: fu troppo lo sdegno per l’assalto alla diligenza assicurato dalle politiche del Pd Provinciale, con l’invio del Fragai
Diceva Massimo Vannuccini che il “quarto potere” esercitato dal nostro quotidiano è stato decisivo per permettere il canbiamento, sfociato però nel più deludente inciucio con la sinistra. E non senza lo zampino dell’Aveta…

 

Insomma, se è vero che l’opposizione ha diritto anche a rivendicare una sua “verginità politica”, deve ricordarsi che la storia è magistra vitae e che non si potrà pensare di rivendicare azioni politiche “pulite” dalle porcherie viste negli anni trascorsi.

Possiamo citare Marco Giunti (patron del mai Comandante Nesti, con il concorso taroccato del 1999)? O Paolo Magnanensi  che acquistava pacchetti pubblicitari a Tvl da 3.500 euro, mentre la figlia Serena, era la valletta di Luigi Bardelli, usurpatore dell’Aias a favore di Apr-Maria Assunta in cielo di don Pancaldo, che nella preistoria giocava come terzino nelle file neroverdi dell’Aglianese?

Andrea Acciai può assicurare il cambiamento per un nuovo modello di partito, più attento alle risorse pubbliche locali? Ma non diciamo bestemmie! Andava e veniva da casa a Pisa a spese della sanità pubblica. È questa l’onestà dei democratici?

Paolo Magnanensi inoltre ignorava le denunce sull’arroganza del suo comandante Andrea Nesti (riportandole tal quali all’inerte procura della repubblica il 28 febbraio 2020: un vero scandalo); la Luisa Tonioni (vedetevi i “rabbocchi in corsa” fatti a Pane & Rose, dove lei era in organico fino al 2014); l’Eleanna Ciampolini che ignorava le sentenze del Tar per favorire il suo Nesti favorito, padre padrone del comando di Pm, il quale teneva con piglio “paranoico” (Daniele Neri dixit in aula); la Lucia Salaris dimissionaria pentita e revisionista (nel semestre preelettorale) e via discorrendo.

Su Andrea Acciai, c’è una bella serie di articoli. E qui potete rivedere il più eloquente, quello del viaggiatore esente da spese di trasferta!

Ma come non ricordarsi di un altro della banda del Pd aglianese che con la politica ha fatto anche i propri comodi (ricordi Alfredo i bandi di mobilità? Noi li ricordiamo benissimo…) e che è stato assessore e vicesindaco dopo la fuga dei codardi capitanati dal Fragai: parliamo di un altro eminente principe dei conflitti di interesse, il piddizzato Alfredo Buscioni!

Tra nuovo e vecchio, casìn parecchio!

Insomma, cari Giovanni e Guido, se davvero non volete passare da spocchiosi con le vostre seccate repliche ai commenti critici, ma costruttivi ( perchè pertinenti e continenti, oltre che fondati su fatti veri) di cittadini/elettori attenti, cominciate a gettare le mele bacate che vi circondano nella cesta e che, come nei peggiori film horror, a volte ritornano pure.

Purtroppo, i tanto detestati cacicchi della Elly non si possono cacciare, ma imparate almeno a depotenziarli perché danneggiano l’immagine del partito (e non solo il vostro) e il bene dei cittadini di Agliana.

PS1: ogni “casa politica” ha i suoi problemi, pensando ai vostri antagonisti (ogni riferimento a Agnellone e Bimbomikia è del tutto casuale).
PS2: del resto, avete chiara la situazione di crisi in cui versate, con la nomina di Okkióne Mazzanti a segretario Provinciale?

A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]


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