“ABC” SUL PARCHEGGIO A PAGAMENTO DELL’OSPEDALE SAN JACOPO

Alleanza Beni Comuni
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PISTOIA. La sciagurata decisione di costruire un nuovo ospedale all’ex Campo di volo continua a svuotare le tasche dei Pistoiesi con il beneplacito di una amministrazione comunale succube di potentati politici regionali e di costruttori che vivono di project financing (leggi: “privatizzare gli utili e socializzare le perdite”; arraffare il più possibile scaricando tutte le spese, gli interessi dei mutui, le modifiche necessarie a correggere progetti sbagliati – come l’impianto di aerazione “unico” che regalava a tutti i pazienti e visitatori la stessa aria degli ammalati infettivi che ci è costato quasi mezzo milione, e molte altre magagne ancora: dalle sovrabbondanti 13 sale operatorie all’acqua corrente dal tetto ecc. ).

L’ultima trovata è l’obbligo di parcheggiare – ovviamente a pagamento – nell’area predisposta dal costruttore che pretende dal Comune il divieto di far parcheggiare in spazi liberi, che sono peraltro previsti dalle leggi vigenti.

Lo stesso costruttore che ha allestito un parcheggio sottodimensionato per i dipendenti dell’ospedale così che anch’essi devono pagare.

Oltre al disagio di una struttura fuori dal mondo, dove arriva un bus ad hoc (quindi con costi aggiuntivi per gli utenti), dove si può arrivare a piedi con non poche difficoltà e in bici con percorso ad alto rischio, dove si è quasi costretti ad arrivare in auto, il nostro Sindaco si piega ai voleri di chi salvaguarda i profitti del costruttore/gestore spremendo i cittadini con balzelli aggiuntivi ed ingiusti.

Se il parcheggio, oltre al tetto dell’ospedale, fosse stato provvisto di pannelli fotovoltaici, quanto avrebbe permesso di risparmiare sulle bollette Enel, oltre ad offrire ombra?

Di chi è il terreno dove finora era possibile lasciare l’auto? Se è del Comune (dopo aver pagato a suo tempo, insieme alla Provincia, un miliardo e mezzo di lire come risarcimento ai soci privati della Toscana Piante e Fiori a cui era stato concesso l’uso dell’area pochi anni prima) non si capisce perchè il costruttore/gestore possa costringere l’ente locale a sottostare ai propri dictat proibendo la sosta; se è dell’Asl 3 a maggior ragione deve essere usufruibile dai parenti e visitatori dei malati senza spese.

Si parla di parcheggio libero nell’area di via Ciliegiole di fronte alla Breda: hanno mai provato Rossi, Bertinelli, Abati e gli altri caporioni a trovare un posto libero e poi magari partire dall’Annona a piedi con le temperature di questi giorni o sotto la pioggia o in pieno inverno? E non si venga a dire che esiste la navetta!

Siamo stanchi di finanziare i vari Project financing e di ripianare i buchi – o meglio voragini – di bilancio di decine o centinaia di milioni di euro e vedere coloro – controllori e controllati – che li hanno provocati “far carriera” e non essere ritenuti responsabili e quindi liberi tutti : nessuno paga, salvo i cittadini.

Chissà se risponde al vero che aver costruito ben 13 sale operatorie ( anche se ne vengono usate solo 6) è un trucchetto del costruttore/gestore per poter accedere a contratti più favorevoli per l’acquisto di materiali necessari al funzionamento delle stesse: se si raggiunge una certa quantità si usufruisce di sconti maggiori. Peccato che gli acquisti siano sproporzionati rispetto alle necessità.

ABC Alleanza Beni Comuni Pistoia

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3 thoughts on ““ABC” SUL PARCHEGGIO A PAGAMENTO DELL’OSPEDALE SAN JACOPO

  1. Cari amici dell’ABC,
    intanto, sembra che il Comune abbia allargato il proprio divieto anche a spazi fino a ieri l’altro non compresi, cioè alla zona che costeggia il parcheggio a pagamento e arriva fino all’ l’obitorio; domattina faccio un salto, controllo e vi informo.
    Per il resto, avete illustrato benissimo come stanno le cose. Ed allora, non c’è altro tempo da perdere ed occorre preparare un bel ricorso contro la chiusura dell’area che già risulta interdetta da sabato scorso; se poi, l’area secondo me abusivamente sottoposta a divieto, è stata addirittura allargata, diventa indispensabile intraprendere la lotta con la massima decisione, con il contributo di tutti, a cominciare dall’opposizione in Consiglio Comunale.
    E, per finire, aggiungo una cosa: siccome anche i dipendenti, come anche voi confermate, avrebbero più di una ragione per lamentarsi, sarebbe ora che uscissero allo scoperto; perché, posso anche sbagliare, ma mi sembra di vedere un misto per niente beneaugurante di rassegnazione, apatia, timore, con i quali, è bene ribadirlo, neppure loro andranno da nessuna parte.
    Piero Giovannelli

  2. Sono curioso di vedere i nomadi parcheggiare all’APCOA, non avranno mica una dispensa dall’osservanza della regola ferrea che il comune applica scatenando la sua polizia contro i cittadini che parcheggiano “abusivamente” a sbafo del gestore del parcheggio, polizia pagata con le (esose) tasse dagli stessi cittadini.

  3. Aggiornamento delle 8.30 di stamani:
    ci sono quattro nuovi cartelli volanti di divieto di sosta nell’area sterrata compresa tra la primissima parte della rete che delimita, sul lato nord-nord est, il parcheggio a pagamento, e la strada che va verso la rotonda del pronto soccorso. Poi, più niente. Ho constatato, con mio “grande dispiacere” che i numerosi visitatori dell’ospedale presenti in zona a quell’ora (sicuramente tutti lì per divertirsi) si sono fatti beffe dei divieti ed hanno tranquillamente piazzato le macchine tra un cartello e l’altro, in zona, comunque, ed è bene ribadirlo fino alla noia, dove una macchina non reca assolutamente alcun danno a nessun tipo di circolazione.
    Con immenso godimento ho inoltre constatato che il parcheggio a pagamento era, se possibile, più semivuoto che in altre occasioni; ed infine ho preso nota ancora una volta che all’interno dell’area che conduce all’ingresso principale, dove il cartello fisso di divieto di sosta c’è da sempre e lì, tutto sommato, a ragione, era pienissimo di macchine posteggiate, come già in giorni seguenti alla chiusura dell’area sterrata grande, ma molto di più di quando nella suddetta area sterrata si poteva parcheggiare tranquillamente.
    Piero

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