abetone. FABBRI: «DANTI, L’ULTIMO SINDACO CHE CHIEDE AIUTO”

Giampiero Danti, Sindaco di Abetona
Giampiero Danti, Sindaco di Abetone

ABETONE. Oramai da circa un mese sui quotidiani appare costantemente l’appello del Sindaco Danti (in maiuscolo… per rispetto della carica che riveste) dove chiede, supplica, implora, ma non solo lui, i compagni di merende sono stati tanti, tutti quelli che hanno gestito Ximenes, Slittovia, Selletta, Gomito ect., hanno gestito questi impianti e tutti i soldoni (e sono stati tanti…?) per anni e per anni, hanno puppato e strizzato quei capezzoli sani e rigogliosi (Regione e Provincia…) fino all’ultima goccia… con quale risultato? L’Abetone,  paese è ridotto a tre case, due alberghi in stile “anni 70”, una discoteca che vive solo di ricordi, e due/tre ristoranti aperti solo per tre mesi l’anno.

Ma nel momento in cui è calata la neve, le tette si sono prosciugate, sono cominciati i guai… sono emerse le incapacità dei compagni di merende.

E allora che si fa…ci facciamo “comprare” dalla Regione, si conosce il Baldi e il Niccolai, che non sanno sciare, ma hanno tanto a cuore la nostra Montagna, si ripiana tutti i debiti, ci rimane qualcosa in tasca ( che non fa mai male ) e dal momento che non ci sarà nessuno in grado di gestire gli impianti, che saranno diventati di proprietà del Comune (quale? Abetone o Abetone-Cutigliano?), ce li riprendiamo e si torna a puppare alla stessa tetta.

Circa una anno fa quando la Ximenes fu messa in liquidazione da parte del Comune, che aveva garantito la soluzione creando ad hoc una società di gestione, la Chierroni, e noi avevamo detto che sarebbe stata una missione, nella seduta comunale successiva l’assessore al bilancio ci confermò che la missione impossibile èra stata vinta, ma allora come mai l’impianto non ha funzionato nella stagione 2015-2016?

E poi questi contributi regionali di 2.200.00,00 promessi dalla Regione o meglio deliberati che dovevano arrivare già nel 2013 sono divenuti come la terra promessa (appunto promessa ma mai data) e questo sindaco imprenditore si è venduto un Comune, contro il volere dei suoi cittadini dovrebbe spiegarci a che scopo, che gli hanno promesso, perché andare contro i propri cittadini che lo hanno eletto, poi pur sapendo che tra tre mesi i due Comuni diverranno un unico Comune ognuno di loro pensa a fare strategie in proprio, quello che appare è due soci, che ognuno pensa al proprio interesse personale fregandosene dell’altro e si vede uno cerca di vendere alla Regione, l’altro fa interessi con l’Emilia dimostrazione di unità appunto, l’unica cosa certa è che un territorio fatto apparire come un diamante si rivela un fondo di bottiglia.

Gli anni 50 sono passati da più di mezzo secolo e all’Abetone siamo rimasti proprio lì, per me è facile dirlo oggi visto che in campagna elettorale vi dicevo “amministrare un comune non è amministrare un impianto da sci “ questo è il risultato. Un territorio che se non interviene Pantalone fallirà, un territorio senza infrastrutture, senza strada, senza servizi senza nulla, come si dice un territorio senza mutande fagocitato da un altro comune che come finanze si salva forse con i soldini che forse e dico forse, arrivano con la fusione perché promettere è facile rispettare le promesse no…

Giorgio Fabbri
Noi Piccoli Comuni Montani
Consigliere Comunale

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