Il presidente del Consiglio regionale della Toscana si concede una giornata sulle piste da sci, ignorando le gravi criticità infrastrutturali e sanitarie della Montagna Pistoiese
ABETONE – Domenica, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, si è concesso una giornata di “relax” sulle piste da sci dell’Abetone, scortato da un nutrito team media, probabilmente tutto a carico dei contribuenti toscani. Più che un’uscita istituzionale, una classica passerella, annusando l’aria fresca dell’Abetone e quella delle prossime elezioni regionali. Foto e video lo mostrano sorridente, senza casco – perché, evidentemente, la sicurezza è un optional – mentre proclama: “In montagna non manca niente”. Peccato che la realtà, per chi vive o frequenta la montagna, sia ben diversa. Strade dissestate, code interminabili e lavori stradali gestiti in modo discutibile. Giani, mentre sorrideva per i fotografi, si è forse accorto dei problemi reali della montagna?
Strade: odissea quotidiana
Ogni weekend invernale è sempre caos: chilometri di file per lavori mal gestiti e semafori piazzati a caso.
Ex Ospedale Pacini: la sanità dimenticata
E il Pacini? L’ex ospedale resta privo di pronto soccorso. In una località dove gli incidenti sulle piste sono all’ordine del giorno, questo è assurdo. Non basta promettere potenziamenti mai visti: serve un presidio funzionante e un reparto di ortopedia, come quello d’eccellenza che c’era in passato. Ma Giani sembra preferire gli slogan ai fatti.
Giani, meno sorrisi e più risposte
Mentre i cittadini affrontano disagi quotidiani, il presidente posa sorridente sulla neve, lontano dai problemi reali della montagna. Le parole sono semplici da pronunciare, ma i fatti continuano a mancare: siamo davvero sicuri che “non manca niente”? La montagna ha bisogno di interventi concreti, non di show mediatici.
P.S. Chissà se al ritorno Eugenio ha trovato le stesse interminabili code sulla SS 12 dell’Abetone e del Brennero come i comuni mortali o, con un colpo di lampeggianti, le ha agilmente superate?
Marco Ferrari
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