abitare l’arte. L ’INCUBATORE DI IMPRESE DI VILLA LA MAGIA HA ANCORA UNA SUA FUNZIONE?

Inaugurato nel 2013 quali risultati sono stati conseguiti e quante sono state le risorse assorbite?

La sede dell’incubatore

QUARRATA. Altre risorse spese inutilmente. A Quarrata oltre al progetto naufragato della piscina di Vignole segnaliamo quello di “Abitare l’arte”, l’incubatore per giovani imprese, allestito a suo tempo (una decina di anni fa) all’interno di alcuni locali di Villa La Magia nell’ambito del più articolato progetto del Piuss (Piano Integrato di Sviluppo Urbano sostenibile) promosso dalla Regione Toscana.

Anche questo un buco nell’acqua.

La finalità dell’incubatore era nelle intenzioni delle amministrazioni comunali passate quella di “dare una prospettiva di rinnovamento all’industria del mobile”, attraverso nella stessa denominazione del progetto una sintesi di arte ed industria dell’arredamento. Una scommessa prima dell’amministrazione guidata da Sabrina Sergio Gori e poi da Marco Mazzanti lanciata con l’intento di rinnovare le prospettive di sviluppo della tipica attività quarratina dove era stata impegnata da una parte la risorsa di grande valore culturale come villa medicea La Magia e dall’altra costruita una collaborazione con centri di eccellenza come il Polo Cento e il Centro Sperimentale del Mobile di Poggibonsi che ha gestito l’incubatore almeno fino al febbraio del 2015 quando sono scaduti i termini della procedura aperta.

Dell’incubatore per le giovani imprese se ne è sentito parlare al momento della pubblicazione di un bando per l’accesso ma anche durante le più recenti edizioni di Contanima.

Ci risulta che l’incubatore di Quarrata faccia ancora parte della Rete degli Incubatori Toscani (tra quelli accreditati – http://www.incubatoritoscani.it/?page_id=973) ma è impossibile accedere al sito web specifico.

Il sito degli incubatori toscani

Sappiamo – anche perché esiste l’esito di una procedura in economia effettuata dal Comune di Quarrata – che i locali furono a suo tempo attrezzati con apparecchiature tecnologiche ed informatiche per un costo che si aggirava attorno ai 56 mila euro forniti dalla TT Tecnosistemi Spa di Prato nel maggio del 2011.

On line non abbiamo trovato altre notizie se non la conferma che al suo interno attualmente non viene svolta nessun tipo di attività. “I ragazzi con partita Iva che ci lavoravano – scrive E.L. – sono tutti altrove, perché il CSM (centro sperimentale del mobile) di Poggibonsi, che gestiva l’incubatore, decise di chiudere.

Al Comune, tramite il vice sindaco, fu chiesto da alcuni ragazzi di poter comprare l’attrezzatura che c’era dentro (computer di ultima tecnologia, stampanti ecc..), ma il Comune non gli ha mai risposto e niente è stato venduto. Almeno questo è quello che so io, visto che uno dei ragazzi che ci lavorava dentro è mio marito”.

“Io credo – ha scritto l’ex consigliere comunale Alessandro Cialdi – non ci sia più, da anni……..Un’altro buco nell’acqua, come la piscina, come le aree APD….Si potrebbe scrivere un libro!”.

A questo punto ci chiediamo e chiediamo agli amministratori attuali di Quarrata e in primis all’assessore alle attività produttive del comune di Quarrata Simone Niccolai se ha ancora una funzione il laboratorio Incubatore di imprese di villa La Magia.

Vorremmo anche sapere i risultati conseguiti e quante risorse ha assorbito.

Vedi anche:

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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