PISTOIA. Dopo l’attesa firma dell’accordo tra Comune, Regione e Asl, stupiscono le parole del Pd, che vorrebbe prendersi i meriti di un’operazione complessa portata avanti dall’amministrazione Tomasi e resa difficile dagli accordi in precedenza presi dall’amministrazione di centrosinistra che ha guidato fino al 2017 la città.
Il piano della giunta Bertinelli, sostenuta proprio dal partito democratico, prevedeva per l’area del Ceppo degli investimenti faraonici, coperti finanziariamente dalle entrate provenienti dalle vendite di alcuni beni immobili di proprietà del Comune che non si sono mai concretizzate e che rendevano il piano previsto completamente irrealizzabile.
Grazie al lavoro dell’assessore Capecchi, del vicesindaco Celesti e del sindaco Tomasi, nell’area del Ceppo saranno concentrate vicino al centro storico le funzioni sociosanitarie della città (guardia medica, laboratorio analisi, percorso salute donna, ambulatori, media degenza, ecc.) ed il museo della parte storica, in un’area alla quale era necessario restituire delle funzioni pubbliche e facilmente fruibile dagli utenti. Inoltre, grazie alle demolizioni che Asl effettuerà sul lato di viale Matteotti, il consiglio comunale avrà l’occasione unica di proporre un nuovo disegno per l’area, aprendo alla cittadinanza il dibattito.
Compresa nell’accordo anche la valorizzazione delle Ville Sbertoli, questione aperta da anni e mai risolta a causa di posizioni ideologiche inconciliabili con la realtà, che adesso potrebbe finalmente trovare una soluzione nell’apertura ad investitori privati, che dovranno comunque sottoporre il loro progetto al parere delle istituzioni cittadine.
Un ulteriore fondamentale passo verso il risanamento delle “ferite” patite dalla città nel corso degli anni, compiuto grazie alla concretezza dell’amministrazione Tomasi e non certo per i progetti irrealizzabili di chi ha lasciato al palo lo sviluppo di Pistoia.
Gabriele Sgueglia, Consigliere Comunale FDI